GAUCCI FIRMA MA IL FUTURO

 E' INCERTO

 

     

dall'inviato Marco Santopaolo 

Al termine di una giornata convulsa giunge qualche certezza. Gocce in un oceano di dubbi e preoccupazioni che ancora attanagliano i tifosi azzurri, la cui giornata è durata quasi ventiquattro ore. Dalla tarda mattinata fino a notte inoltrata, un susseguirsi di voci, notizie e affari che hanno monopolizzato l'attenzione dei napoletani. Alla fine, il verdetto: Gaucci ha firmato il contratto attraverso il quale prende in gestione la Napoli Sportiva Spa, costola di quella SSC Napoli il cui futuro è più che nebuloso. Alle ore 00.01 c'era però anche un'altra certezza. Che nonostante i termini fossero scaduti, in Lega non è arrivata la documentazione richiesta, nonostante da Via Rossellini fosse giunto il placet per una proroga dalle 19 alle 24. Il doppio tavolo su cui è scivolata un'estenuante trattativa - che ha visto Toto Naldi come interlocutore privilegiato - non ha prodotto carte che servivano né denari. Succede anche questo a Napoli, che una cordata spunti dal nulla e raggiunga un'intesa in poche ore, coagulata dal sindaco, da quelle chiacchierate istituzioni senza calendario. All'ultimo momento, e solo a quel punto si sono riusciti a raccogliere intorno ad un tavolo una decina di imprenditori. Ma non bastava, evidentemente, perché neanche quei venti milioni di euro che si sperava di ottenere sono stati sottoscritti. Da dieci gli imprenditori sono diventati otto, per formalizzare la proposta a Naldi: una decina di milioni di euro cash per pagare i giocatori e provvedere all'iscrizione in cambio di garanzie. Interlocutoria la risposta dell'ex patron, nel frattempo dal Mediterraneo partiva un fax in Lega che chiedeva altre 72 ore di tempo per formalizzare l'accordo. Chiaro che in via Rossellini lo avranno usato come carta straccia, magari anche con un pizzico di irritazione. Oddati usciva dall'Hotel di Salvatore Naldi ben oltre la mezzanotte, così parlava: "Siamo vicini a trovare un accordo fra questa cordata di imprenditori e Salvatore Naldi. C'è già uno schema ma dobbiamo ancora ratificare il tutto. Oggi era necessario produrre un certo tipo di garanzie, lo abbiamo fatto e per questo chiederemo delle proroghe a Federazione e Lega. Un discorso comunque è già avviato". Segnali di resa, insomma, anche perché non si capisce quali siano queste garanzie prodotte. Nel frattempo, qualche chilometro più in là, studio del notaio Cestaro in Piazza dei Martiri, si giocava la vera partita. Gaucci, l'avvocato Carile, Bellamio: tutti a discutere di quel precontratto firmato da Gaucci qualche giorno fa, pronto a trasformarsi in contratto secondo Big Luciano, che pure non ha prodotto i documenti richiesti dalla Lega, ma che ha avviato una procedura giudiziaria che se gli darà torto permetterà alla Napoli Sportiva Spa di giocare il prossimo campionato di B. L'annuncio arriva dopo l'1.30: c'è la firma. Scendono dall'ufficio del notaio un Gaucci provato dalla fatica ed un Bellamio più disteso. Il presidente in giacca e cravatta, Bellamio con una polo. "E' fatta - dice Gaucci - adesso non ci resta che percorrere il nostro iter giudiziario con il Tar. La Federcalcio non è un problema perché se il Tar ci darà ragione Carraro dovrà solo prenderne atto. Sono fiducioso: sono stati riconosciuti, in passato, dei diritti a squadre che non possono neanche essere paragonate al Napoli. Questa città merita rispetto, ed è per questo che mi adopererò per allestire una grande squadra". Si è giocato su due tavoli, e la cosa deve aver infastidito Gaucci. Possibili alleanze con altri imprenditori? Nel pomeriggio l'ingegnere Francesco Floro Flores, a capo della cordata di imprenditori spalleggiata dal Comune, si era detto possibilista: "Per il bene del Napoli, se Naldi dovesse scegliere Gaucci saremmo pronti ad affiancarlo". Caustico e deciso, invece, il vulcanico patron: "Io non faccio società con altri". Saluta tutti Gaucci e va a riposarsi dopo una delle giornate più estenuanti della sua decennale carriera di dirigente sportivo. Saluta tutti anche la vecchia e gloriosa SSC Napoli, che dopo 78 anni di fedele servizio non verrà iscritta al campionato. Ci proverà Gaucci con la Napoli Sportiva Spa, che resta l'unica società con la quale il Napoli può sperare di giocare in serie B. Tar permettendo: se il Tribunale Amministrativo della Regione Lazio dovesse dar torto a Gaucci, allora sarebbero guai, perché per una società neonata non sarebbe applicabile neanche il Lodo Petrucci. E comunque, resta questa l'unica strada aperta per sperare nella serie B. Fermo restando l'incognita dell'altro tribunale, quello di Napoli: cosa succede se i giudici, venerdì prossimo, insoddisfatti della situazione creatasi  - se non la dovessero trovare adatta alla situazione del Napoli - dovessero aprire la procedura fallimentare? La SSC Napoli andrebbe al fallimento, il destino della Napoli Sportiva Spa sarebbe incerto. Nebuloso. Come tutta la situazione che si è creata. Perché al momento, il Napoli è fuori dalla B. E solo un provvedimento giudiziario potrebbe riportarlo in quella serie cadetta difesa sul campo.

 

                               13/07/2004

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