IERI SI ED OGGI NO

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Nuovo dietrofront nella trattativa per la definitiva cessione del pacchetto azionario del Napoli. L’affare si è arenato nuovamente sui dettagli tecnici: non ci si trova d’accordo sulle modalità con cui la cordata acquirente dovrebbe garantire il pagamento del corrispettivo.

La vicenda somiglia sempre di più alla fatica di Sisifo. Quando sembra tutto concluso, vien fuori un intoppo nuovo. Tutti i tifosi si domandano se sia possibile che un punto così importante della trattativa non sia stato accuratamente vagliato in anticipo, prima di strombazzare ai quattro venti che l’affare era stato concluso.

In altre parole: se il problema riguarda un aspetto così delicato – per la verità cruciale – come il pagamento e le relative garanzie, ci si chiede di cosa si siano occupati i professionisti nei tanto pubblicizzati incontri passati.

L’ingegner Boldoni dava per fatto l’accordo, che necessitava , a suo dire, della sola formalizzazione. Anche Naldi e Corbelli si attrezzavano per programmare il futuro della società.

Può essere che i faccia a faccia dei professionisti si siano svolti come un dialogo tra sordi, visto che non ci si è intesi su un punto così essenziale.

O forse qualcuno vuole fare il furbo, adottando strategie che hanno lo scopo di mettere in cattiva luce il rivale, dotandosi così di un forte mezzo di pressione da sfruttare nella trattativa.

Fatto sta che chi si trova a narrare le vicende di questi giorni si trova in notevole imbarazzo. Non si sa davvero che pesci pigliare.

"Il silenzio è d’oro", recita un antico adagio popolare. Ecco, in questi giorni ci piacerebbe farne tesoro.

 

di Marcus

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