I
GIOCATORI SCARICANO GAUCCI
La
diffidenza che aleggia in questi
giorni nel rovente mondo partenopeo
riguarda il panciuto Gaucci. C’è
chi lo definisce inadatto alla
gestione di una piazza così
importante e chi in maniera più
diretta lo etichetta come incapace.
I piccoli imprenditori napoletani
che si erano pacatamente avvicinati
alla società lo reputano
inaffidabile, mentre i tifosi
nell’incertezza più totale
alternano momenti di immotivata
esaltazione a grandi depressioni
sfociate in atti vandalici. Se alla
fin fine il Lucianone nazionale
dovesse vincere contro tutto e
tutti, si accorgerà ben presto che
le gatte da pelare si
moltiplicheranno a vista d’occhio.
Superati i problemi iniziali,
Carraro permettendo, bisognerà
allestire una squadra all’altezza
della cadetteria, mettendo da parte
i sogni dettati dall’euforia del
momento e gestendo la società con
parsimonia. Abituati a vedere il
Gaucci
sempre in prima fila fra le
polemiche e soprattutto a conoscenza
dei suoi innumerevoli colpi di
testa, dubitiamo che riuscirà a
dare una sferzata positiva alla
società partenopea. Intanto deve
vedersela con i giocatori del Napoli
dello scorso campionato che
aspettano con pazienza gli stipendi
arretrati da tempo immemore. È
notizia di quest’oggi della dura
presa di posizione di alcuni di loro
nei confronti del futuro presidente
del Napoli. Le parole più forti e
dirette sono state pronunciate dal
terzino azzurro Vittorio
Tosto, uno dei migliori della
scorsa stagione. Gaucci vorrebbe
pagare solo una parte degli
arretrati ai giocatori risparmiando
così una cifra pari a quattro
milioni di euro. Il portavoce
azzurro rifiuta questo
patteggiamento e nell’intervista
di oggi rilasciata ad una radio
locale mette in guardia ambiente e
tifosi.
“Il
sig. Gaucci è una persona
inaffidabile e soprattutto inadatta
ad una piazza importante come
Napoli, non sta facendo altro che
illudere i tifosi. È squallido che
la persona che voglia salvare la
società cerchi in tutti i modi di
risparmiare tre-quattro milioni di
euro. Purtroppo credo che il
fallimento sia più vicino di quanto
pensassimo”. Tutti gli altri
giocatori si sono accodati alle
dichiarazioni del più inviperito
azzurro scaricando di sana pianta
l’imprenditore umbro. Assodato a
questo punto che anche la squadra è
contro una eventuale incoronazione
di Gaucci, il patron del Perugia si
sta accorgendo di essere sempre più
solo in questa avventura. Nonostante
tutto crediamo che andrà avanti
senza curarsi troppo dell’ambiente
ostile e cercherà di ottenere in
qualunque modo il trono
presidenziale. Non sappiamo se il
fallimento sia più forte di ogni
imprenditore, sia esso panciuto o
magrolino, ma l’epilogo è qui ad
un tiro di schioppo. Chiudiamo gli
occhi e aspettiamo in silenzio.
Salvatore
Maiorino
8/07/2004
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