IL DERBY DEI VELENI

 

Il derby è stato un match dai sapori forti tra le due più importanti rappresentanti del calcio campano.
Difatti in certi momenti più che una partita di calcio è sembrata una corrida, un incontro all'insegna dell'odio e rancore reciproco. Ciò è testimoniato dalle diverse scorrettezze viste sul manto verde del San Paolo che hanno obbligato il mediocre Bertini ha prendere diversi provvedimenti a carico degli atleti. Bisogna dire per obiettività e non certo perchè si è tifosi della squadra azzurra, che non si giustifica l'atteggiamento aggressivo e l'animus pugnandi con cui  i giocatori della Salernitana hanno affrontato l'incontro. Infatti i granata, praticamente retrocessi, hanno voluto giocare la partita della vita contro i cugini azzurri mentre solo una settimana prima avevano giocato un match abulico e senza motivazioni contro il Bari, diretta concorrente del Napoli nella lotta per la salvezza. I contenuti tecnici della partita sono risultati modesti frutto anche della tattica davvero irritante del Napoli di utilizzare lanci lunghi per  le punte senza affidarsi alla manovra e al palleggio a centrocampo. Sicuramente il momento più bello della partita, quello che ha spazzato almeno per ora, l'incubo della terza serie è stato " l' incatesimo" rotto da Dionigi che dopo la rete ha mostrato a tutti, la canotta su cui era incisa la dedica alla figlioletta Arianna.  C'è indubbiamente tristezza nel vedere che il derby si è giocato tra due squadre che lottano per non retrocedere, ciò non giustifica però l'atteggiamento polemico e astioso del presidente Aliberti, il quale ogni volta che c'è il derby "accende la miccia" e sputa fuori polemiche irriverenti. Difatti sicuramente l'arbitro Bertini non ha arbitrato benissimo però  sembra ingiusta  e non vera l'ipotesi prospettata dal presidente dei granata che ha dichiarato che " Bertini batte Napoli 2-1". Ad onor del vero per mero diritto di cronaca, si segnala che al Napoli è stato negato un rigore netto per fallo di mano di Stendardo nella propria area di rigore ed inoltre Pasino ha finito la partita con il naso rotto per un colpo proibito di Giorgetti, que sic!  non è stato nemmeno ammonito dal direttore di gara.
Il presidente Aliberti pertanto poteva evitare queste accuse pretestuose atte ad alimentare un nuovo derby dei veleni che potrebbero avere degli strascichi per i futuri match.

 Luigi Giordano

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