"VOLTI" DEL NOSTRO CALCIO:

                                 IL DIVIN CODINO
 
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La lista dei convocati per la Nazionale, anticipata dal ct. Giovanni Trapattoni ha ufficializzato quello che già da qualche mese si era intuito e cioè che, per la  prima volta dal 90, Roberto Baggio non farà parte della spedizione azzurra al mondiale.
Naturalmente in linea di principio e’ giusto che un calciatore che rientri da un grave infortunio non venga convocato in nazionale però vorremmo sottolineare due aspetti:
1) Anche Maldini è reduce da un non meno grave infortunio e pure probabilmente giocherà da titolare perchè si ritiene il reparto difensivo più debole e meno ricco di alternative di quello avanzato. Pur riconoscendo questo assunto, la disparità di trattamento risulta evidente giacchè ci sono giocatori in grado di giocare al posto di Maldini (Panucci,Materazzi….) da titolari e nel reparto avanzato vi sono convocazioni perlomeno discutibili come quella di Inzaghi (che ha giocato assai poco) quella di Del Piero che in nazionale ha fatto assai male e che è reduce da un campionato normale ed infine Delvecchio di cui riconosciamo i meriti passati ma anche la scarsa brillantezza del campionato 2001/2002. Naturalmente Baggio non è l’unica vittima di queste scelte ma forse ancor di più lo sono Di vaio, Hubner e Maniero.
2) Roberto Baggio non è un giocatore di calcio come tutti gli altri, non solo dal punto di vista tecnico (ricordiamo che è stato l’ultimo pallone d’oro italiano), ma dal punto di vista affettivo perché è l’unico ad essere amato da tutti i tifosi italiani che magari odiano alcune squadre nelle quali ha militato. Questo accade da un lato perché lui ha dimostrato di tenere particolarmente alla maglia azzurra ed ha fatto benissimo, soprattutto nei 3 mondiali, dall’altro perché la gente ne apprezza la gentilezza e la capacità di saper risorgere dalle tante traversie a partire dagli infortuni che lo hanno perseguitato durante tutta la carriera e finendo con l’ostracismo di buona parte degli allenatori che ha avuto. Difatti quasi tutti gli chiedevano pressing e contrasti che, anche volendo, Baggio con la sua struttura fisica non poteva dargli e soprattutto erano indispettiti dalla sua fama che oscurava i loro eventuali meriti.
Bene, anche in quest’esclusione dalla nazionale, noi purtroppo intravediamo un certo pregiudizio nei confronti di Baggio, giacchè ci siamo convinti che sarebbe stato escluso anche se fosse stato in condizione e questo perchè non facesse ombra a Totti e a Del Piero. Ebbene noi crediamo che questo, a prescindere dai giudizi che ciascuno potrà esprimere sul valore dei giocatori, sia un limite culturale fortissimo del nostro calcio poiché in altri paesi quali Brasile, Argentina ecc… si convocano e si fanno giocare insieme tutti i talenti di cui si è a disposizione.
Quindi concludendo, al di là del dispiacere per Baggio che avrebbe meritato questo premio a conclusione di una straordinaria carriera, non vorremmo che questa scelta possa, come altre scelte in passato, pregiudicare il buon andamento del mondiale che ambiamo a vincere.


 
Maurizio DATO       

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