IL
FILM DI NATALE
Ci
si chiede perché
si debba andare al
cinema in questo
Natale quando c’è
una commedia così
ricca di colpi di
scena nella realtà.
L’intricata
vicenda Napoli-
Ferlaino -Corbelli
somiglia sempre di
più ad un’opera
cinematografica ,
piena di intrighi
e colpi (anche)
bassi. Gli attori
però non sono il
massimo quanto a
simpatia.
La
vicenda ha una
cosa di buono:
costituisce
finalmente
l’epilogo di un
lungo calvario,
che ha visto una
società annaspare
in pessime acque ,
con una situazione
aggravata
dall’incertezza
e dai perduranti
ed insanabili
dissidi tra i
soci, che
rischiavano di
condurre il Napoli
dritto dritto
davanti alla
sezione
fallimentare del
Tribunale di
Napoli. Per un
tribunale che si
allontana c’è
una procura che
s’avvicina. E’
recentissima la
notizia della
denunzia alla
procura della
repubblica di
Corbelli, su
iniziativa di
Patrizia Bodoni,
moglie di
Ferlaino.
L’ipotesi di
reato è quella di
truffa. Sarà
interessante
vedere gli
sviluppi di questa
ulteriore vicenda
giudiziaria che
non fa che
inquinare ed
intorbidire
l’immagine del
Napoli. Il
presidente del
Napoli è un
truffatore? Si
vedrà. Ciò che
è certo è che
questa trovata
somiglia molto a
quella escogitata
da Corbelli lo
scorso anno, con
l’azione
giudiziaria per la
vicenda dei
passaporti:
duecento miliardi
di danni chiesti
all’Inter e alla
Federcalcio.
Non
è positivo che le
energie di chi è
alla guida del
Napoli vengano
spese in questo
modo. E qui
cominciano le
dolenti note.
Anziché parlare
di questioni di
diritto
societario, atti
giudiziari e via
discorrendo, perché
non si parla anche
un pochino di
programmazione
tecnica? La cosa
gioverebbe non
poco. Sono mesi
che il Napoli ha
difficoltà nel
reparto offensivo,
vista la carenza
di organico. Da
tanto i tecnici,
commentatori e
appassionati-
anche da questo
sito- denunciano
l’assenza di una
seconda punta e di
un esterno destro
di rendimento, lo
sciupio di
calciatori pagati
quattro miliardi
all’anno, che in
un anno si vedono
sì e no quattro
volte. Niente da
fare. Giovanni
Battista,
predicando nel
deserto, era più
ascoltato….
Marcus
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