Il NAPOLI ALL’ULTIMO OSTACOLO

 

Il Napoli sabato prossimo concluderà il suo tribolato campionato con la trasferta al ”Celeste” di Messina. La partita dovrebbe sancire a meno di un suicidio degli azzurri l’agognata salvezza per i ragazzi di Franco Colomba. Il Napoli si trova ora tra due fuochi, quello del campo e quello delle aule giudiziarie. Infatti, a seguito dei risultati di sabato scorso al Napoli sarebbe bastato un pareggio in terra siciliana per potersi salvare, giacchè avrebbe raggiunto con il punto quota 45 e quindi avrebbe vanificato l’eventuale vittoria del Catania a Cagliari che avrebbe permesso agli etnei di raggiungere quota 44. Questa considerazione obiettiva rischia difatti di essere vanificata dalla sentenza del Tar Catania che ha restituito i due punti al Catania per la vicenda “Siena / Martinelli”. Ora seppur la Federcalcio non ha restituito i due punti al Catania, il Napoli rischia non vincendo di chiudere al massimo a quota 45 punti, con la possibilità non remota di spareggiare contro il Venezia. Sarebbe d’uopo pertanto che il Napoli, cercasse di conquistare l’intera posta in palio, così da balzare a quota 47 punti, tirandosi fuori da ogni sorta di coda giudiziaria.

Venendo alla partita essa si presenta tatticamente insidiosa, poiché il Messina è davvero molto forte tra le mura amiche e ha concesso davvero pochi punti alle squadre ospiti. I siciliani presentano tra le loro file giocatori di sicuro valore come l’ex salernitano Zoro, l’ex reggino Vicari e il bomber Zampagna.  Nelle due squadre abbondano gli ex tra i quali  l’attaccante messinese Amauri, il centrocampista Ametrano e i due portieri Manitta e Storari che si sono scambiate le casacche nel corso di questa stagione; anche nell’ambito dirigenziale vi è un ex di lusso: Gigi Pavarese, il quale è stato a più riprese direttore sportivo degli azzurri nel corso degl’ ultimi anni. Nel Napoli mancheranno per infortunio Stellone e Pasino . Sara l’occasione per vedere dal primo minuto Floro Flores e Fabio Montezine autore di una prestazione apprezzabile contro la Ternana culminata con un palo colpito a portiere battuto. La curiosità giunge da Messina dove si annuncia uno stadio in festa per la salvezza conquistata ma anche uno stadio che “tiferà” a favore degli azzurri, difatti i messinesi sono acerrimi nemici sportivi dei catanesi e quindi sarebbero ben lieti che gli azzurri vincendo o quantomeno pareggiando, condannino i da sempre rivali etnei al purgatorio della terza serie professionistica.

L’augurio è che sabato sarà una festa di sport e che la tifoseria azzurra possa finalmente gioire per la salvezza conquistata sul campo seppure tra mille difficoltà ambientali, tecniche e societarie. Si badi bene si dovrà gioire ma non festeggiare un obiettivo raggiunto per il rotto della cuffia, obiettivo che è davvero minimo per la storia di questa gioiosa squadra. L’invito che si rivolge a questa società è che dopo un anno in più di esperienza capisca dove si è sbagliato e riparta con l’obiettivo di costruire una squadra per andare in serie A e che ci sappia pure rimanere per sempre.  

 

 Luigi Giordano

6/6/2003

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