NAPOLI MI FA SENTIRE IMPORTANTE 

 

 

Addio dal Modena con lacrime per Rubens Pasino. Nel primo pomeriggio il giocatore si è recato al Braglia per salutare gli ex compagni di squadra prima di improvvisare una conferenza stampa toccante per spiegare i motivi della partenza. Visibilmente commosso, vanamente ha cercato di trattenere le lacrime, Pasino ha letto un lungo elenco di persone alle quali ha rivolto un sentito ringraziamento per i bei momenti vissuti al Modena: dalla società, ai tecnici, ai compagni di squadra, senza praticamente dimenticare nessuno. Poi ha aggiunto: "Già a giugno la società mi aveva riferito che difficilmente sarei rientrato nei piani tecnici. La conferma l' ho avuto in un recente colloquio anche con De Biasi. Cambiando modulo di gioco - dal 3-4-1-2 al 3-5-2 - il ruolo del trequartista non era più contemplato. Tuttavia mi ero convinto a restare fino a giugno quando sarebbe scaduto il mio contratto. Poi dopo il 3 gennaio - continua il neo partenopeo - le richieste del Napoli sono state sempre più insistenti e davanti ad una proposta irrinunciabile ho deciso di accettare. La chiamata del Napoli mi ha fatto sentire nuovamente un giocatore importante. Al Modena ho chiesto di poter allungare di almeno un anno il mio contratto, la risposta è stata negativa". "E così - conclude Pasino - mi sono convinto ad accettare Napoli. Modena mi resterà nel cuore, ormai ero orientato a comprare casa, ma non è detto che un giorno non ritorni, a fine carriera".

Poi si concentra sulla sua nuova squadra: "La classifica é brutta ma sono sicuro che risaliremo". Il 31enne rifinitore, sembra essere giunto a Napoli con un entusiasmo ed una fiducia particolare. "Napoli é la piazza più importante per la mia carriera di calciatore". Pasino ha firmato un contratto che lo lega alla società napoletana fino al 2005. La brutta posizione di classifica dei partenopei non sembra preoccuparlo anzi lo stuzzica visibilmente. "L'impresa - commenta il giocatore - sarà difficile ma anche più coinvolgente. Spero di dare il mio contributo personale alla causa". Poi fa sapere al professor Scoglio che si sente un trequartista. "Il mio compito é quello di far fare gol ma qualche rete in passato l'ho siglata anch'io. Non ho ancora pensato al numero di maglia, mi hanno detto che quelli piccoli sono già tutti impegnati. Di sicuro non indosserò la maglia numero 10. Lo so, il Napoli l'ha ritirata. Sarebbe per me un'eredità troppo importante".

15/01/03

A cura di Vincenzo Letizia

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