IL NAPOLI ORA RISCHIA

 I veli ormai sono caduti tutti. Macché Simoni, qui nemmeno San Gennaro può far nulla per questa squadra. Una squadra mediocre, che non sa produrre gioco. Una squadra noiosa, che sa solo tirare palloni in avanti alla “viva il parroco”.

Non c’è mobilità senza pallone, triangolare è un verbo che non esiste nel dizionario pallonaro degli azzurri.

L’Albinoleffe è un’onesta formazione di provincia, anzi di paese. Ha una manovra fluida, sa pressare bene con difensori e centrocampisti ed ha un’attaccante, Possanzini, mobile e scattante, che ha fatto vedere i sorci verdi ai difensori napoletani. Un gioco rapido, palla a terra, che ha potuto sciorinare soprattutto nel secondo tempo, dopo lo splendido vantaggio di Possanzini.

Il Napoli, invece, che pena! E' bastato che i bergamaschi passassero in vantaggio, peraltro ad inizio ripresa, per assicurarsi la vittoria, visto che gli avversari hanno badato solo a respingere i tentativi avversari, proponendo pochissimo in fase offensiva e sempre con grande sforzo.

Anche Simoni sta perdendo la bussola. Invocare attenuanti come le tante assenze non è dignitoso, soprattutto se a Bergamo ci si presenta con Quadrini a centrocampo con l’intento di rinforzare la difesa sulla fascia destra.

Come si fa a dire che il campionato si può ancora vincere e poi fare scelte tecniche del genere. Il tecnico aveva invocato cattiveria agonistica, determinazione, corsa. Schierando Quadrini ha trasmesso invece un messaggio di paura alla squadra. Possibile che gente come Sesa, Pasino e Montezine possono avere spazio solo quando c’è da rimontare lo svantaggio?

Inoltre l’allenatore continua a considerare Marcolin come un punto di riferimento. Possibile che anche lui, come tanti altri, non si irriti di fronte all’esasperante lentezza del capitano, che oltretutto va ad aggiungersi alla lentezza del reparto arretrato nella riproposizione della manovra?

Lo stesso Floro è meglio che cambi aria. In questa situazione di emergenza continua  non può essere utile alla causa. In un’altra piazza forse capirebbe che è ancora solo un ragazzino di belle speranze, che spesso  fa solo molta confusione e che non è il caso di sentirsi già un fuoriclasse.

Chi alla vigilia parlava di questa partita come di uno scontro salvezza non diceva eresie. Dopo questa sconfitta il Napoli vi è invischiato fino al collo, mentre continua la mortificante mancanza del gol.

Almeno adesso i vari Simoni, Zamboni, Marcolin la smetteranno con i loro proclami prima della partita, che oltre ad illudere i tifosi offendono anche il buon senso.

 

 

Rino Scialò                                       18/01/2004                     

            

         

 

 

 

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