Tra
ieri sera e stamattina abbiamo
ricevuto tante email in redazione
che ci chiedevano di giustificare
l'alta media voti nel stilare
le pagelle che abbiamo riservato nel
complesso alla squadra dopo la mesta
prestazione di Genova. Premesso che
la squadra partenopea anche in quel
di Marassi ha prodotto comunque un
impegno assoluto, i voti ai
calciatori del Napoli vanno
giustificati riservando il giudizio
più basso per Scoglio. Sul rettangolo
verde doriano, gli interpreti
della cervellotica tattica del
tecnico di Lipari, la 6-3-1, sono
parsi disorientati, non convinti
fino in fondo neanche loro del
modulo che stavano interpretando.
Anime in pena vaganti per il campo
senza saper cosa fare, con il freno
a mano tirato, senza uno sfogo
razionale per la manovra offensiva.
La gara contro la Sampdoria dell'ex
Novellino era obiettivamente una
partita difficile, nel leggere le
formazioni di partenza si è avuto
subito la certezza della resa
anticipata: ben nove su dieci i
calciatori con caratteristiche di
distruzione del gioco e non di
costruzione. Dunque, per
caratteristiche degli uomini in
campo era obiettivamente impossibile
aspettarsi di più dai calciatori
sul piano della manovra. In
effetti, l'impegno dei vari Vidigal,
Stellone, lo sfortunato Baldini,
Bonomi, ecc., quello non è
mai mancato, ecco perchè il 2 in
pagella deve andare rotondo e pieno
al Professore, il quale per una
volta è stato bocciato dai suoi
allievi.
Ora
non rimane che augurarsi che
l'allenatore non perda o non abbia
già perso la bussola. Tante sue
contraddizioni preoccupano, tante
sue dichiarazioni sconcertano.
Appena quando arrivò a Napoli, i più
ricorderanno, dichiarò: "Mi
presenterò sempre in sala stampa,
sia in caso di vittoria che in caso
di sconfitta, l'importante è non
dare la colpa ai giocatori, se
giocheranno male sarà solo colpa
mia". Bene, mai verità fu più
assoluta, ma ieri il prof. si è
negato ai taccuini e ai microfoni,
forse perchè stavolta non avrebbe
trovato nessuno a cui dare
obiettivamente la colpa per lo
scempio tattico a cui si è
assistito.
Altra
poco felice dichiarazione del
tecnico (c'è ne sarebbero tante, mi
limito a citarne solo qualcuna) fu
che mai avrebbe sconfessato il suo
modo di intendere e fare calcio: il
suo proverbiale rombo ci avrebbe
fatto vedere un gioco spettacolare e
ben presto proiettato fuori dai
bassi fondi della classifica.
Ebbene, questo rombo è stato
accennato appena in un primo tempo
della gara casalinga contro il
Messina, poi non se n'è avuta più
traccia. Ed il professore come
giustifica il cambio di rotta? Una
sua dichiarazione fu davvero
arrogante a tal proposito: "Non
posso schierare la squadra a rombo
perchè non mi è stato preso
Codrea...". E cosa avrebbe
dovuto dire Colomba che per cinque
mesi ha dovuto fare i salti mortali
per presentare undici uomini di
livello in campo? A Scoglio,
nonostante le esigue risorse
economiche di Naldi, è stata
consegnata a Gennaio una squadra che
non può e non deve soffrire così
tanto, neanche contro la Sampdoria,
ed è oggettivamente ingiusto nei
confronti di chi tanto si è
prodigato per consegnargli giocatori
più che validi, giustificare questo
modo di far giocare la squadra con
il mancato arrivo di un calciatore,
seppur validissimo. Scoglio faccia
un rigoroso esame di coscienza, si
assuma realmente tutte le
responsabilità della sconfitta di
Genova, la situazione di classifica
è ora davvero 'drammatica' e più
che tabelle, filosofie o figure
geometriche, urgono i punti
salvezza.