IL ROMBO SPORCO

 

Un tempo Scoglio era famoso per la sua zona-sporca, oggi si potrebbe coniare il termine di rombo-sporco, derivante, per forza di cose, dalla ancora incerta attuazione del disegno tattico, ma in campo si sono viste cose molto positive.

Il rombo di centrocampo tentato nel primo tempo non era precisissimo in quanto Martinez e Bocchetti erano spesso in linea con Marcolin e non stabilmente più avanti, e creavano un 3-3-1-3  non disegnando esattamente un rombo sul terreno di gioco, è certo solo l’inizio ed il Messina ha giocato bene dunque qualche titubanza per gli esterni è comprensibile.

Il rombo-sporco ha funzionato bene in fase offensiva, Pasino illuminava gli attaccanti, nonostante fosse sempre marcato stretto, con i suoi tocchi di prima e le sue aperture, Dionigi era la boa che riusciva a tener palla per far avanzare la squadra ed era pronto ad aprire il gioco per gli inserimenti sulle fasce sia di Stellone e Floro Flores ma anche di Bocchetti e Martinez. La squadra ha giocato in maniera ariosa nella prima mezz’ora, scambi di prima, tagli e bel gioco, talmente dimenticati da queste parti che al San Paolo quasi non si riconoscevano tra gli occhi lucenti e stupiti degli spettatori.

In fase difensiva i problemi più evidenti, dettati comunque sia da una condizione fisica non eccellente di alcuni uomini che da un necessario rodaggio, Marcolin e Pasino sono stati spesso troppo lontani, con l’ex piacentino molto vicino invece a D’Angelo, così si è creato un buco nel cuore del centrocampo occupato prontamente dagli uomini di Oddo. A volte la difesa alta ed il primo tempo di Marcolin hanno ovviato a questa situazione, ma molto spesso il Messina ha trovato linfa per gli inserimenti sia centrali che sulle fasce dove Martinez e Bocchetti erano un pò isolati. In campo ci sono anche gli avversari amano ripetere i mister ed ogni schema ha i suoi punti deboli, così Oddo è riuscito a capirli ma non ad approfittarne grazie alla buona prova del reparto difensivo azzurro.

Per la ripresa Scoglio avrà notato che i rischi erano troppi e che in ogni caso Floro Flores non garantiva molto nemmeno in fase offensiva, quindi tanto valeva mettere un incontrista in più ed occupare quegli spazi lasciati agli ospiti nella prima metà di gara. L’errore è stato però chiudersi, la difesa è stata schierata qualche passo  indietro di troppo e i due mediani hanno innanzitutto avuto il compito di proteggerla, il Messina ha dominato ma senza rendersi pericoloso e gli azzurri hanno comunque avuto, anche se casualmente a differenza del primo tempo, qualche buona opportunità in avanti.

C’è da aggiungere che Marcolin non è adatto in marcatura, per proteggere la difesa, rincorrere gli avversari ed impostare anche il gioco ci vorrebbe qualcosa di diverso, con il ritorno di Vidigal è probabile che il professore ci mostrerà ancora qualcosa di nuovo, ma la strada da seguire è quella della prima spettacolare mezz’ora, rischiosa, da perfezionare, ma in grado finalmente di far divertire i tifosi azzurri e renderli orgogliosi della propria squadra.

20/01/03

 Raimondo Miraglia

 

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