• “IL SALISCENDI”: CALAIÒ SCENDE, GIANELLO SALE •

23/1/2005
(Michele Caiafa) – Finalmente ci siamo: il Napoli dopo 112 giorni è tornato a vincere fuori casa. E’ accaduto oggi. Il Napoli, infatti, ha battuto, all’”Euganeo” di Padova, il Cittadella di mister Maran con il punteggio di 3-1. Ed allora vai con il “SaliScendi”; Partiamo questa volta con le noti dolenti: l’unico giocatore del Napoli che non ci ha convinto, dobbiamo dire, è stato Calaiò. Partendo dalla considerazione che il calciatore è stato servito poco e male dai suoi compagni di squadra, sembra che il calciatore non si sia ancora ambientato nella sua nuova squadra. Lo vediamo sempre avulso dalla manovra di gioco, ed anche quando mister Reja, gli dice di venirsi a prendere la palla a centrocampo, il bomber palermitano non esegue il compito dell’allenatore e rimane lì in avanti isolato dalla manovra (Sosa, il suo sostituto, in soli cinque minuti di gioco, è più volte rientrato a centrocampo per ricevere palloni ed inoltre si è fatto valere benissimo in area di rigore, segnando anche il 3° goal del Napoli, colpendo il pallone di testa ed insaccandolo alle spalle di Peresson). Inoltre, in alcuni scampoli di secondo tempo, addirittura Calaiò veniva sopravanzato nel ruolo di prima punta da Abate. Dunque, al momento, non ci siamo proprio per quella che dovrebbe essere la nostra punta di diamante, sembra ancora lontano parente questo Calaiò, da quello che avevamo ammirato nel Pescara quando, nella scorsa stagione, realizzò nella serie B ben 21 goals, incantando e dominando nelle aree di rigore avversarie, venendo, infatti, addirittura paragonato per il suo modo di giocare a Savoldi, quello originale e cioè il mitico Beppe. Comunque, non disperiamo ancora perchè il giovane giocatore (23 anni) ha ancora del tempo per riuscire ad incantare anche la platea partenopea, però, per noi, al momento Emanuele Calaiò SCENDE.
Passiamo alle note liete e cioè a colui che secondo noi è stato il miglior in campo. Bè, a questo punto della stagione (nelle poche gare che ha giocato) e non solo per la partita di oggi, che comunque è stata grandiosa, il migliore è senza dubbio Matteo Gianello. Ha effettuato due interventi meravigliosi sul fantasista Sgrigna, oltre a dimostrare sempre e comunque una grande sicurezza ed affidabilità, doti che certamente danno una grandissima mano alla difesa azzurra alla quale viene trasmessa un’enorme tranquillità, cosa che in questa categoria è molto ma molto importante. Senza nulla togliere al suo predecessore Belardi, ottimo ragazzo, ma trasmetteva alla propria difesa tutto il contrario di ciò che trasmette Gianello, e cioè ansia e preoccupazione. Quindi, ottimo il nuovo numero uno partenopeo che adesso ha alle spalle un nuovo portiere che scalpita per giocare ed essere il numero uno, ma con un Gianello così, lo spilungone belga Olivier Renard rischia per la nona stagione consecutiva di essere un numero 12 e comunque, se volesse essere il titolare della porta azzurra dovrà superare la bravura di Gianello, cosa che andrebbe tutta a vantaggio del Napoli che a quel punto si troverebbe in rosa due portieri molto bravi. Quindi, salutando i tifosi azzurri e dando appuntamento agli stessi per il nuovo appuntamento con questa rubrica la prossima domenica, diciamo che per noi Matteo Gianello SALE.
 

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