IL TAR STRAVOLGE IL CAMPIONATO DI SERIE B

 

 

La seconda sezione del Tar Catania ha accolto il ricorso presentato dalla famiglia Gaucci contro la sentenza della Corte Federale che aveva ristabilito il risultato del campo tra Catania e Siena, dopo che  la Caf aveva concesso la vittoria a tavolino agli etnei per la posizione irregolare del giocatore toscano Martinelli. Il Tar ha emesso un’ordinanza che al momento non è esecutiva, nel senso che è impugnabile davanti gli organi competenti. A tal proposito la FIGC ha già annunciato ricorso per mezzo dei suoi legali, alla decisone emessa dal Tribunale Amministrativo siciliano. Il presidente Carraro ha già fatto sapere di essere molto in collera con la società etnea, la quale in un momento così delicato per il campionato, ha violato i regolamenti della giustizia sportiva, giacché non si è attenuta alla clausola compromissoria con la quale le società affiliate alla FIGC insieme ai rispettivi atleti e dirigenti che le costituiscono, sono tenuti a rispettare le regole della giustizia calcistica e quindi qualora sorgessero controversie tra le varie società e/o tra i vari calciatori, saranno competenti a dirimere le relative code giudiziarie solamente gli organi della giustizia sportiva. Il Catania ha senza dubbio tenuto un comportamento  poco sportivo e all’ insegna della slealtà, in primo luogo perchè non ha accettato il risultato sul campo e quindi l’ uno a uno con il Siena, in secondo luogo non ha voluto rispettare la sentenza della Corte federale del calcio, presieduta tra l’altro da un giudice di magistratura superiore quale il Consiglio di Stato. Detto ciò, si eccepirà senz’altro da parte della FIGC un vizio d’incompetenza territoriale, poichè  la decisione della Corte federale giacché  organo della FIGC, ha sede in Roma, e pertanto il ricorso al TAR sarebbe dovuto essere proposto innanzi al TAR Lazio e non certo al Tar Catania. Sapremo nei prossimi giorni se nella attesa dell’impugnazione dell’ordinanza, i punti al Catania saranno restituiti da subito. Quello che certo, è che ora il Napoli rischia di non salvarsi matematicamente con il pareggio da molti annunciato al Celeste di Messina. Infatti qualora il Napoli pareggiasse e il Catania e il Venezia vincessero, gli azzurri arriverebbero a quota 45 e spareggerebbero contro i lagunari mentre il Catania si salverebbe giungendo a quota 46. Ciò fa capire, come il Messina assolutamente non possa permettersi di perdere in quanto in quel caso sarebbe esso coinvolto in un probabile spareggio contro il Venezia. Per questo se è vero che il Napoli vincendo sarebbe salvo matematicamente, eppur vero che se gli azzurri  giocassero la partita a tutti costi per vincere, potrebbero rischiare addirittura di perdere e a quel punto sarebbe retrocessione, appunto perché i siciliani non possono compiere passi falsi pena la disputa dello spareggio. Naturalmente si spera che la salvezza del Napoli sia conquistata sul campo sabato e non dovendo eventualmente, fare ulteriori code giudiziarie con ricorsi e controricorsi vari, per vedere riconosciuti legittimamente i propri diritti. 

                                                                                                 

 

di Luigi Giordano                                             6/6/2003

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