IL TRENO CHE PERDE I PEZZI
Il Napoli sembra proprio una locomotiva, un
po logora in verità, che perde i pezzi per strada.
E di questi ultimi giorni la notizia
che nuovi infortuni turbano lambiente azzurro: Stellone prima e Artistico a ruota
hanno dato forfait. Crac al ginocchio per entrambi. Non è una sorpresa questa. Stellone
vede cadere su di sé unaltra tegola, ennesima tappa di quel ungo calvario che lo
affligge ormai da anni. Artistico era in condizioni precarie, e questo lo si sapeva: si è
verificato ciò che si temeva e ci si poteva attendere. Difficile pensare che lo staff
sanitario azzurro sia così sprovveduto: evidentemente ci sono precise indicazioni
dallalto che spingono per piegare le diagnosi mediche alle esigenze ed ai vincoli di
bilancio: in parole povere un calciatore rotto, acquistato a rischio e pericolo, costa
molto meno. Due piccioni con una fava: si placa, per poco a dire il vero, la piazza con
qualche nome di lusso, e non ci si svuota le tasche.
Ma le bugie hanno le gambe corte. I frutti
di una politica gestionale insana sono venuti fuori, ed hanno messo a nudo da un lato la
incompetenza del management tecnico e dallaltro le direttive dei vertici societari,
attenti ad arraffare quanto più possibile dalla barca azzurra.
Si sta raccogliendo ciò che si è
seminato. Il danno cè.
A questo, e così mettiamo la ciliegina
sulla torta, i aggiunge la beffa. La vicenda Empoli, che rischia di dare una scossa al
campionato cadetto che sembrava segnato da ormai tanto tempo, coglie il Napoli in un
momento di crisi, dovuto alla sfiducia e allimprovviso calo di forma. Quando il
quinto posto può diventare utile per la promozione, ecco che il Napoli se lo lascia
sfuggire. O forse è la Salernitana che glielo strappa.
Già, la Salernitana. Quella squadra
partita forse un po in sordina, con un tecnico che sotto il Vesuvio non è stato
troppo apprezzato, si fa avanti e si candida a quella che potrebbe essere lultima
piazza utile per andare in A.
Sarebbe uno schiaffo in pieno viso
soprattutto per quella dirigenza che stenta a far proprio un detto vecchio come
luomo : "il merito paga sempre"
Forse Zeman ce ne darà una (per noi)
amara dimostrazione.
di Flavio Riccelli
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