Venerdì
16
luglio
è un
giorno
importante
per la
SSC
Napoli
e non
solo.
La sua
costola,
la
Napoli
Sportiva
Spa,
potrebbe
risentire
della
decisione
che i
giudici Falliciardi
e
Caria
prenderanno
per
quanto
riguarda
le tre
istanze
di
fallimento
che
pendono
come
una
spada
di
Damocle
sulla
testa
del
Napoli.
La
"Italstage
srl",
creditrice
di
36mila
euro,
Claudio
Husain
e lo
stesso
tribunale
hanno
presentato
un
documento
che
sarà
sottoposto
all'attenzione
dei
due
uomini
di
legge.
La
difesa
sarà
chiamata
a
esporre
le sue
ragioni.
Carile,
Sparano
e
soprattutto
Bellamio,
l'amministratore
unico
che
rappresenta
il
dimissionario
Naldi,
presenteranno
in
Tribunale
il
contratto
firmato
da
Gaucci
per il
fitto
di
ramo
d'azienda,
non
altre
garanzie.
46
milioni
di
euro
sulla
carta,
zero
cash.
Basteranno?
La
stragrande
maggioranza
della
gente
è
convinta
di sì.
D'altronde,
per il
tribunale
sarebbe
una
grossa
responsabilità
dichiarare
fallita
una
società
proprio
quando
una
persona
sta
lottando
per
cercare
di
salvarla,
seppur
con
una
procedura
difficile
e
nuova,
non
contemplata
dai
regolamenti
federali.
Anche
se i
giudici
non
saranno
convinti
dell'operazione,
saranno
propensi
a
concedere
altri
dieci
giorni
al
Napoli,
aspettando
l'esito
dei
primi
ricorsi
e le
decisioni
della
Federcalcio.
Di
certo,
la
posizione
della
SSC
non è
assolutamente
forte.
Un
contratto
c'è,
ma per
i
giudici
le
garanzie
presentate
non
sarebbero
in
qualche
modo
sufficienti.
Perché
i
debiti
sono
molti
di più
e
perché
il
Napoli
è
un'impresa
in
perdita.
Il
Foggia
tra
l'altro
fallì
per
meno
di
centomila
euro,
istanza
presentata
da un
piccolo
creditore.
Anche
se i
rossoneri
ora
godicchiano
in C1
con
una
società
ripulita
dai
debiti,
il
loro
nome
non è
paragonabile
a
quello
di
Napoli.
E
questo
i
giudici
lo
sanno,
nonostante
siano
ottimi
uomini
di
legge.
Discorso
diverso
se
anche
Luis
Gallo,
creditore
di 4
milioni
di
euro,
avesse
presentato
istanza.
A quel
punto,
ci
sarebbe
stato
ben
poco
da
fare.
Invece,
se così
stanno
le
cose
c'è
fiducia
su un
rinvio.
Impossibile
d'altronde
l'archiviazione,
visto
che di
denari
ancora
non se
ne
vedono.
Se ne
riparlerà
dopo
qualche
giorno,
quando
però
le
idee
saranno
più
chiare
per
tutti.