INFORTUNI: NEGLIGENZA O SFORTUNA ?

 

 

Uno dei motivi per cui il calcio Napoli è partito così male è sicuramente i numerosi infortuni  che i giocatori in maglIa azzurra hanno subito in questo primo scorcio di girone d’andata.

Non è così facile e lineare spiegare l’ecatombe di incidenti muscolari e non, che ha colpito i giocatori partenopei, così come sarebbe riduttivo addebitare esclusivamente alla sfortuna l’eccidio che ha colpito la rosa napoletana. Le cause di questi problemi di ordine sanitario vanno analizzate con maggiore profondità e facendo delle differenziazioni tra i vari atleti. In primo luogo vi sono dei giocatori vedi Sogliano e Zanini che sono arrivati a Napoli già in estate con patologie croniche che si portavano dietro dalla passata stagione. Per Sogliano trattasi di malanni al ginocchio mentre per Zanini di malanni alla schiena. Ora sembra assurdo che lo staff sanitario del Napoli, da quest’anno diretto dal Professor. Matera che coordina i dottori Mauro e Campolongo abbia dato il proprio benestare dopo le visite mediche di rito al tesseramento dei due atleti.

Un altro mistero è come sia possibile che per Gianluca Savoldi sofferente per una discopatia, i medici del Napoli abbiano temporeggiato per oltre due mesi per decidersi sul da farsi e in particolare affinché si procedesse all’intervento chirurgico risolutore. Indubbiamente vi sono delle concause che hanno favorito gli infortuni in casa azzurra.

La preparazione atletica impostata dal Professor. Albarella di concerto con mister Agostinelli, per garantire fondo e dinamismo per 46 partite, non ha al momento giovato ai giocatori che non solo non riescono a correre per tutti i novanta minuti ma che ha probabilmente inciso anche sui muscoli degli atleti che non hanno retto il ritmo tra preparazione/allenamenti e le partite ufficiali. In minima parte incide e ciò da alcuni anni. il fondo dissestato di Soccavo che più che un campo di calcio sembra un campo di patate. Ciò non toglie come è successo per gli infortuni a Dionigi, Savoldi, Zanini, Vidigal, che gli stessi atleti preferiscano farsi curare lontano da Napoli. Ciò evidenzia (di questo Simoni si è molto rammaricato) che gli attuali giocatori non hanno fiducia dello staff sanitario del Napoli e questo in un rapporto di lavoro è molto grave! La società sarebbe il caso che prendesse posizione per far scomparire nel modo più opportuno, questa diffidenza nei confronti del proprio staff sanitario da parte dei suoi dipendenti ovvero i calciatori.

Luigi Giordano                              25/12/2003                     

 

 

 

INDIETRO