IN
GALERA I DELINQUENTI
Ricostruiamo
l’agghiacciante dramma del Partendo, augurandoci di vero cuore che lo
sfortunato ragazzo possa vincere la sua lotta, forza Sergio.
Un
volo di venti metri e la vita appesa a un filo. E' gravissimo Sergio Ercolano,
20 anni, di Napoli, il tifoso caduto ad Avellino dall'anello superiore della
curva nord, e ricoverato all'ospedale Moscati di Avellino dove è stato
sottoposto a Tac: si trova nel reparto di rianimazione ed è stato giudicato
politraumatizzato.
La
dinamica dell'incidente viene ricostruita dal questore di Avellino Mario Papa.
Il giovane - secondo quanto ha potuto accertare la polizia - entra, insieme ad
altri tifosi, precipitosamente, mentre fuori sono in corso gli incidenti. La
polizia sta caricando e dall'alto degli spalti vengono lanciati oggetti contro
le forze dell'ordine. Ercolano supera un muretto dopo il quale c' è una
tettoia in plexigas larga circa 15 metri, che copre una scalinata. Pressati
alle spalle alcune decine di giovani si gettano sulla tettoia, senza
immaginare l'esistenza di un dislivello con il suolo di circa 20 metri. Quando
Ercolano salta il plexigas cede e il giovane precipita. "L'ambulanza
c'era - afferma il questore Papa - ed era alla curva Nord, ma per il recupero
del ragazzo è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco".
Un
centinaio di ultrà del Napoli perde la testa: sfondano i cancelli dal settore
curva Nord ed entrano sul terreno di gioco, con mazze e bastoni aggrediscono
le forze dell'ordine. Divelgono una porta e distruggono i cartelloni
pubblicitari del Partenio. La polizia risponde con lanci di lacrimogeni. La
partita, naturalmente, è stata rinviata. Dopo un breve colloquio con i
capitani di Avellino e Napoli, l'arbitro Palanca sembrava deciso a far giocare
la gara. Gli addetti dello stadio si sono messi al lavoro per ripristinare le
porte di gioco rimaste danneggiate durante gli incidenti. Poi il dietrofront:
non si gioca. Il bilancio degli incidenti è pesante. Negli scontri sono
rimasti feriti due agenti, uno colpito da una bottiglia alla testa, un altro
da una coltellata. Il vicequestore Gennaro Rega, colpito da infarto, è invece
ricoverato nell'unità coronarica dell'ospedale di Avellino, ora sta meglio.
Altre venticinque persone hanno fatto ricorso alle cure sanitarie. "Ma i
conti li potremo fare solo alla fine", conclude il questore Papa. Per la
cronaca sportiva, la Lega Calcio ha comunicato che la partita è stata
rinviata a data da destinarsi.
Questi
i fatti, però a questo punto vogliamo fare alcune considerazioni di carattere
generale. Innanzitutto, ci chiediamo perchè gli addetti all’ingresso di
tutti gli stadi tolgono i tappi dalle bottigliette dei ragazzini e poi si
“consente” ad uomini incappucciati in tenuta da guerriglia di entrare allo
stadio con “spinelli”, temperini, spranghe di ferro, bastoni, petardi e
quant’altro?
Ed
ancora, il governo quando si deciderà una volta per tutte a varare un decreto
(perché è urgente ora più che mai) in cui finalmente questi facinorosi
vengano giudicati per quel che sono, meri delinquenti, violenti e
pericolosissimi, incarcerati e fatti restare in cella per anni? Quando
finalmente lo stadio non verrà più considerata zona franca in cui questi
teppisti possono scatenare la loro barbarie impunemente?
Quando
le società di calcio la smetteranno di essere complici e allo stesso tempo
vittime di queste bestie?
Riflettiamo
su questo e forse si comprenderà come il problema violenza non è che è di
difficile risoluzione ma che sono le leggi ad essere inadeguate.
Vincenzo
Letizia
21/09/03