Mentre
"La
Padania",
con i
suoi
titoli
ad
effetto, non
perde
un
rivolo
della
sua
(in)coerenza
confermando
quanto
infimo
sia
il
livello
di
certa
informazione
che
tale
non
può
essere
chiamata,
più
di
un
imprenditore
cavalca
l'onda
del
Lodo
Petrucci
per
prendere
il
Napoli
dalla
C1.
Operazioni
che
potrebbero
essere
delegittimate
da
una
sentenza
del
Tar
del
Lazio
(che
potrebbe
ridare
la
B
alla
Napoli
Sportiva
di
Gaucci)
ma
che
andrebbero
a
buon
fine
se
ciò
non
dovesse
verificarsi.
Si
apre
il
sipario
e
in
scena
ecco
i
ritorni
in
grande
stile.
Si
comincia
da
Roberto
Fiore
e
dell'amico
imprenditore
Caretti,
passando
per
l'ingegner
Floro
Flores,
reduce
da
soggiorni
capresi,
per
arrivare
poi
all'intramontabile
Aponte
(l'uomo
delle
Istituzioni),
al
presidente
del
Siena
De
Luca ed
altri
gruppi
che
entro
la
mezzanotte
del
29
luglio
dovranno
presentare
richiesta
di
affiliazione
alla
FIGC.
Un
passo
più
avanti
c'
la
Lega
Azzurra,
che
ha
già
una
società
affiliata
(la
Azzurra
Calcio
Napoli)
e
che
in
questi
giorni
si
sta
dando
da
fare
per
presentare
tutte
le
carte
in
ordine.
E'
l'ipotesi,
parlando
dal
punto
di
vista
organizzativo,
più
percorribile.
Sappiamo
infatti
dei
guai
del
Siena
(ma
anche
dell'interessamento
di
De
Luca,
che
in
un'intervista
di
qualche
mese
fa
ci
disse
che
avrebbe
"dato
una
mano
al
Napoli),
della
poca
forza
di
Floro
Flores
(la
sua
cordata
si
spezzò
a
poche
ore
dalla
nascita
quel
lontano
12
luglio)
e
di
un
Caretti
i
cui crediti
sono
da
verificare. E
sappiamo
anche
come
l'ipotesi
Aponte
sia
solo
legata
all'interessamento
di
terzi
che
sarebbero
appoggiati
dall'armatore
sorrentino
in
qualità
di
sponsor.
Due
giorni
di
tempo
per
fare
richiesta,
altri
cinque
per
presentare
il
plico
con
tutte
le
garanzie.
Per
prendere
il
Napoli,
ci
vuole
una
cifra
che
oscilla
intorno
agli
otto
milioni
di
euro.
L'iter
è
semplice:
sentito
il
sindaco,
la
FIGC
assegna
il
titolo
alla
cordata
che
offre
di
più.
Il
primo
cittadino
appare
però
sempre
molto
vago,
sembra
non
abbia
le
idee
chiare
in
base
a
cosa
fare.
E
mentre
i
colleghi
del
nord
si
divertono
a
spargere
un
mare
di
sterco
sulla
città
di
Napoli,
qui
a
sud
la
classe
politica
è
concentrata
su
una
guerra
di
logoramento
diventata
cruenta
dopo
l'offerta
di
De
Luca,
un
passato
nei
quadri
della
sinistra.
Come
la
mettiamo
con
Gaucci,
sponsorizzato
da
Paolo
Cirino
Pomicino?
E
se
fra
i
due
litiganti
dovesse
godere
un
terzo?
Confusione
attorno
al
Napoli
morente,
al
Napoli
che
non
c'è
più,
e
attorno
ai
suoi
tifosi
giunti
al
capezzale
e
che
invocano
il
"Santo
Tar"
di
fare
il
miracolo.
Rassegnarsi
mai,
o
almeno
fino
a
quando
vedere
la
B
sarà
possibile.
Difficile,
molto
difficile
l'ipotesi
di
un
ripescaggio
a
seguito
del
Lodo
Petrucci:
sarebbe
come
prendere
a
pesci
in
faccia
un
neonato
regolamento.
Non
che
il
banchiere
al
capo
della
Federcalcio
guardi
tanto
il
codice,
ma
uno
scenario
simile
sembra
al
momento
ancora
lontano.
Presto
il
sindaco
verrà
fuori,
scatenando
polemiche
per
la
decisione
presa.
Il
suo
parere
sarà
vincolante?
Dipenderà
dal
nome:
tanto
per
fare
un
esempio,
Carraro
accetterebbe
ad
occhi
chiusi
qualsiasi
persona
che
non
sia
Gaucci,
che
in
queste
ore
si
farà
avanti
richiedendo
il
Napoli
in
C
attraverso
la
sua
Napoli
Sportiva
Spa,
quella
stessa
che
giovedì
potrebbe
essere
riammessa
in
serie
B.
Vi
gira
un
po'
il
capo?