L’ITALIA PAREGGIA MA E’ SODDISFATTA

Ottimo primo tempo da parte degli azzurri. Totti devastante

 

 

ITALIA-REPUBBLICA CECA                   2 – 2

 

RETI: 14 pt Vieri; 42 pt Stajner; 41 st Di Natale; 44 st Rosicky. 

ITALIA (4-3-1-2): Buffon (1 st Toldo); Panucci (1 st Oddo), Legrottaglie (1 st Ferrari), Nesta (1 st Adani), Bettarini (35 st Pancaro); Perrotta (37 st Volpi), Pirlo (1 st Barone); Fiore (18 st Nervo), Totti (1 st Del vecchio), Del Piero (18 st Di Natale); Vieri (1 st Corradi).

REP.CECA (4-4-2): Blazer (1 st Kinsky); Grygera (1 st Jiranek), Rozendhal, Bolf, Jankulovski (1 st Tyce); Poborsky (1 st Heinz), Galasek (11 st Hubschmann), Nedved (35 st Jarosik), Stajner (1 st Drobny); Koller (1 st Lokvenc), Rosicky. 

ARBITRO: Bramhaar (Olanda)

AMMONITO: Drobny

 

PALERMO - Finisce 2-2 il primo test di preparazione dell’Italia verso Euro 2004. Una Nazionale in fase sperimentale non riesce ad andare oltre il pareggio contro una Repubblica Ceca ben messa in campo dal suo ct e che ha mostrato un’ottima impressione. Continua quindi la cabala che vede l’Italia mai vincente contro tale avversario. Eppure c’era andata molto vicino alla vittoria, ma un gol di Rosicky a pochi minuti dal termine ha vanificato tutto. Un primo tempo da grande Italia. Trapattoni schiera la formazione annunciata in mattinata con il debutto sin dal primo minuto del sampdoriano Bettarini. Classico schema 4-2-3-1 con Vieri supportato da Fiore, Totti e Del Piero. Repubblica Ceca invece schierata con un classico 4-4-2 con Koller e Rosicky di punta supportati dagli inserimenti di Nedved. Inizia subito bene la formazione ceca. Dopo soli sei minuti di gara ecco il primo tiro in porta. Lo fa Nedved che sfrutta un errore difensivo di Legrottaglie (partita negativa la sua) e calcia un sinistro dei suoi ben deviato in angolo dal suo compagno di club Gigi Buffon. Sei minuti più tardi ancora i cechi pericolosi con Poborsky, ben lanciato da Rosicky che tira in porta, ma Nesta salva in angolo sulla linea. Ma al primo affondo agli azzurri vanno in gol. Del Piero crossa al centro dalla sinistra, il portiere ceco esce a vuoto e Vieri a porta vuota centra in pieno il palo di testa; ma sulla ribattuta la palla finisce nuovamente a Del Piero che tira in porta, respinta del portiere che ribatte anche su Totti, ma nulla può su Vieri che con il braccio mette in rete. Gol molto discutibile che consente agli azzurri di passare in vantaggio. Al 25’ L’Italia raddoppia, ma la rete viene annullata per fuorigioco di Vieri, in verità molto dubbio. Bobo aveva depositato il pallone in rete un pallone ricevuto da Panucci. Ma il guardalinee aveva segnalato l’offside. La Rep.Ceca prova a rispondere ed al 32’ Koller viene messo solo davanti a Buffon, ma si fa anticipare dal solito Nesta, autentico bunker azzurro. Un minuto dopo Vieri calcia fuori dopo aver ricevuto un pregevole assist da 50m da Totti. Ma al 42’ arriva il pareggio. Calcio di punizione di Poborsky; Legrottaglie perde d’occhio il piccolo Stajner che di testa infila Buffon. Termina così un primo tempo che ha visto una grandissima Italia trascinata da un Totti a dir poco romanzesco. Il secondo tempo è tutto diverso. Trapattoni si ripresenta con ben sette sostituzioni, tra cui anche il debuttante Barone. Lasciano subito il campo Totti, Vieri, Pirlo, Nesta, Buffon, Panucci e  Legrottaglie. Cambia qualcosa anche la Rep.Ceca mandando in campo Lokvenc, Jiranek ed Heinz, il quale si rivelerà molto pericoloso.

Secondo tempo giocato su ritmi molto blandi anche perché i vari cambi da una parte e dall’altra hanno fatto saltare un po’ gli equilibri. La prima azione degna di nota giunge al 17’ dove Lokvenc colpisce male di testa su un gran cross dalla sinistra di Nedved, pallone che finisce tra le braccia di Toldo. Al 20’ c’è un gran tiro di Heinz deviato in angolo da Toldo. Un minuto dopo ancora cechi pericolosi con Lokvenc che cerca di testa l’angolo basso, ma si vede il pallone respinto sulla linea da Perrotta. La Rep.Ceca continua ad approfittare del momento di appannamento degli azzurri ed al 25 si rende pericolosa con Rosicky, il quale si beve Di Natale e serve Heinz che si fa parare il tiro da Toldo. Per vedere la prima azione dell’Italia bisogna attendere il 31’ quando Oddo crossa dalla destra, Corradi sponda per Delvecchio che da pochi passi manda il pallone alto sopra la traversa. Un minuto dopo è Nedved a tirare una rasoiata che va di poco a lato. Al 35’ grandi applausi per Pavel Nedved che lascia il campo sostituito da Jarosik. Il pubblico palermitano ha apprezzato le gesta del Pallone d’oro mentre non ha gradito il gran numero di cambi fatti dal Trap.

La partita sembrava destinata al pari ed in effetti pari è stato. Da registrare negli ultimi dieci minuti anche il terzo debutto della serata, quello di Volpi subentrato a Perrotta. Ma non 1-1, bensì 2-2. Colpisce prima l’Italia con una grande azione di Nervo che si beve ben tre avversari e crossa dalla destra per Di Natale che schiaccia di testa alle spalle di Kinsky. Ma il pareggio arriva dopo tre minuti con Rosicky che calcia di piatto nell’angolino alla sinistra di Toldo, che non può far nulla. L’ultimo assalto dell’Italia viene interrotto dall’arbitro per un fuorigioco di Di Natale al termine di una grande azione. Non c’è più tempo, finisce 2-2. Risultato giusto che alla fine accontenta entrambe.

Lo stesso Trapattoni si vede molto soddisfatto della prova dei suoi nel primo tempo: “Un buon primo tempo dove c’è stata grande intesa tra Totti, Del Piero e Vieri. L’unica pecca è stato l’aver subito gol su palla inattiva. Dobbiamo migliorare sotto questo profilo. Nella ripresa i ritmi sono calati, ma è chiaro perché con tanti cambi anche gli equilibri mutano. I debuttanti si sono mossi tutti molto bene. Per il futuro vedremo cosa ci riserverà il campionato e le coppe”.

 

LE PAGELLE

 

BUFFON 6: Nedved gli scalda subito le mani con un sinistro dei suoi, ma il portierone della Juve si fa subito trovare pronto. Per il resto nulla da segnalare. Incolpevole sul gol subito

TOLDO 5,5: Apparso non molto sicuro di se nelle uscite, ma nel complesso qualche buon intervento. Nulla ha potuto sul piattone di Rosicky.

PANUCCI 5,5: Non era la sua serata migliore. Poche le cavalcate sulla fascia. Non si intende con Legrottaglie nell’azione del gol subito.

ODDO 6,5: Meglio del suo predecessore. Molte folate offensive e cross che hanno portato ad azioni pericolose degli azzurri. Sicuramente un giocatore su cui contare.

LEGROTTAGLIE 5: Molto male. Negli ultimi tempi non riesce ad azzeccarne una. Scivola, perde palloni e si fa clamorosamente beffare da Stajner che è non è un drago nel gioco aereo. Da rivedere.

FERRARI 6,5: Ottima partita. Doveva partire lui titolare, invece Trapattoni ha scelto Legrottaglie. Tanti recuperi, prende in mano la difesa per tutto il secondo tempo. Non è escluso che possa rientrare nell’undici titolare nelle prossime occasioni.

NESTA 7: Il solito Nesta. Ci stupiremo del contrario. Fa il suo e fa anche quello di Legrottaglie. Chiude, anticipa e fino a quando c’è lui non si passa.

ADANI 6: Fa il suo senza mettersi molto in mostra.

BETTARINI 5,5: Non era in serata di grazia. Del resto era anche emozionato per il debutto. Nel primo tempo ha mostrato diverse pecche. Leggermente migliorato nella ripresa, ma se vuole tenere l’azzurro dovrà fare molto di più.

PANCARO sv: Gioca gli ultimi dieci minuti.

PERROTTA 6,5: Trapattoni stravede per lui tanto da farlo diventare un titolare inamovibile. Nessuno potrà togliergli più la posizione. Ottimo in fase di chiusura, splendido quando bisogna rilanciare la manovra. E’ stato il giocatore più tenuto in campo.

VOLPI sv: Anche lui una decina di minuti per dargli la soddisfazione del debutto.

PIRLO 7: Ha giocato una partita ad altissimi livelli tanto da risultare la chiave del centrocampo azzurro. Grande intesa con Perrotta, con il quale si è diviso bene i compiti. Le azioni dell’Italia sono ripartite tutte dai suoi piedi.

BARONE 6,5: Sicuramente il migliore tra i debuttanti. Non è Pirlo, ma è comunque uno che sa tener palla e creare aperture. Se continua su questi livelli potrebbe entrare stabilmente nel giro azzurro.

FIORE 6: Torna in Nazionale dopo molto tempo. Parte titolare e gioca la sua partita. Non si è fatto notare molto, ma è stato molto bravo in fase di copertura. Si è sacrificato parecchio.

NERVO 6,5: Fino alla travolgente azione che ha portato al gol di Di Natale si era visto poco. Ma un’azione così vale una partita intera. Con Camoranesi che continua ad avere alti e bassi, in questa Italia potrebbe esserci anche spazio per Nervo.

TOTTI 7,5: Spettacolare. Un genio. Ha preso le redini dell’Italia in mano. Un’intesa perfetta con Bobo Vieri, il quale vorrebbe averlo sempre e non solo in Nazionale. Tante giocate degne di un campione come lui. Splendido anche in fase di copertura e negli uno-due con un altro dai piedi buoni come Pirlo. E’ lui l’emblema dell’Italia. Da Pallone d’oro.

DELVECCHIO 6: Qualche sponda ed un tiro sparato alto da pochi passi. Questa la sua partita. Comunque sufficiente.

DEL PIERO 6: Come Fiore si è sacrificato molto in fase di copertura. Partito come se volesse spaccare il mondo, è stato l’artefice prima del palo e poi del gol di Vieri. Poi via via si è spento lasciando lo scettro del potere a Totti.

DI NATALE 6,5: Si sistema sulla fascia sinistra come quando gioca con l’Empoli. Si fa trovare smarcato e punisce da vero bomber di razza. Un trascinatore.

VIERI 6,5: Quando riceve assist da Totti diventa devastante. Realizza un gol con una mano, ma ciò si equivale con il gol regolare che gli viene annullato. Si mangia anche qualche occasione, ma tutto sommato il solito Bobo-gol.

CORRADI 5,5: Entra al posto di Vieri, ma fa rimpiangere il suo predecessore. Solo una sponda per il tiro fuori di Delvecchio, nulla di più. Qualcuno si chiede perché non convocare Bazzani al suo posto. Il sampdoriano ha la stessa stazza fisica di Vieri.

TRAPATTONI 6,5: Manda in campo una bellissima formazione nel primo tempo ed infatti l’Italia dopo un avvio un po’ sottotono prende in mano l’iniziativa. Nella ripresa cambia tanto. Fa bene a tenere in campo più di tutti Perrotta e Bettarini. Il primo doveva essere ben valutato mentre il voleva vedere Bettarini quanto avesse retto il confronto. L’unico rammarico è stato quello di non valutare attentamente Volpi.

 

 

         Alessio Borrelli                                                                                                18/2/2004

 
 
 

                              

 

 

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