L’obiettivo sul Napoli

LA CESSIONE UNICA PROMOZIONE

Di periodi sportivamente brutti e negativi il Napoli ne ha vissuti fin troppi negli ultimi dieci anni, questo sembra davvero il peggiore, per la prima volta nella sua gloriosa e decadente storia la S.S.C. Napoli non ha in cassa i fondi per fare neanche un acquisto, solo scambi mediocri e giocatori a costo zero a fine carriera presi dall’improbabile Pavarese che forse non ha ottenuto nemmeno i soldi per permettersi il soggiorno al Forte Crest durante il calciomercato.

La squadra così come è rappresenta una incognita, una deliziosa incompiuta alla quale basterebbe poco per dominare il campionato, un investimento non superiore ai nove miliardi, ma tant’è questa cifra per i dirigenti azzurri è impossibile solo pensarla.

Le strade a questo punto sono due, o una vincita al SuperEnalotto per l’imprenditore abituato a PROGRAMMARE (male aggiungiamo noi) Corbelli, o la cessione della società alla nota multinazionale del vetro inglese. Ma i tempi sono stretti, strettissimi, se si vuole tornare presto in A bisogna che innanzitutto Ferlaino faccia il suo primo atto d’amore verso i napoletani cedendo le sue quote o almeno la metà di queste, e che la nuova dirigenza si installi verso la metà di agosto per consentire l’acquisizione di quei rinforzi che chiunque ne capisca di calcio (non pretendiamo certo che in società qualcuno abbia questa rara capacità) ritiene indispensabili. L’ultimo delitto verso tutti noi sarebbe infatti la perdita del tecnico attuale degli azzurri, De Canio infatti potrebbe esplodere la sua rabbia per come è stato trattato dai coniugi presidenti da un momento all’altro abbandonando la squadra.

La nuova dirigenza sarebbe anche meglio della promozione, ma continuando con i vecchi metodi quest’ultima diventa davvero una chimera.

Ferlaino fatti da parte!

Raimondo Miraglia

 

 

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