L'ADDIO
DI FONSECA
è
una notizia: Fonseca lascia il calcio. Centravanti
uruguaiano, dopo dieci stagioni in Italia, poche
presenze negli ultimi anni, 78 gol in tutto, un
pedigree di tutto rispetto. Divenuto famoso per le
prodezze in campo ma anche per l’imitazione di Teo
Teocoli, molto riuscita, Fonseca ha dato enormi gioie
al pubblico napoletano. Viene pescato dal Nacional
Montevideo, dal Cagliari che lo porta nella penisola
nel 90’, due anni con la maglia rossoblu, 50
presenze e 17 gol. Fa gola a tutti i club più forti
italiani, al centro di tante trattative, la spunta il
Napoli. Non è facile il compito che attende Daniel,
deve sostituire uno dei giocatori azzurri più
idolatrati, Careca. Giocherà 58 partite, segnerà 31
gol in campionato. Ma le sue reti più belle sono le
cinque che il centravanti uruguaiano metterà a segno,
in una sola partita, in coppa Uefa contro il Valencia.
Fa gol anche ai suoi ex amici del Cagliari, quando
torna sull’isola viene accolto a insulti e fischi,
lui dopo un gol ricambia con un gestaccio. Solo due
campionati con il Napoli, allenato da Ranieri, Bianchi
e Lippi. La crisi delle finanze del Napoli costringe
Ferlaino a cederlo, questa volta è La Roma a
comprarlo. Gioca qui tre campionati, venti gol, nessun
trofeo, pochi rimpianti. Nell’ estate del 97’
Lippi, che lo conosce molto bene, lo vuole alla
Juventus, dove tuttavia trova poco spazio e deve
riscaldare spesso
la panca. in quattro campionati dieci gol, tutti
spezzoni di partite. Vince uno scudetto da riserva.
Passa nel mercato di riparazione del campionato
tuttora in corso al Como, ma dopo un mese rescinde il
contratto e decide il ritiro. è
stato un ottimo calciatore, tecnicamente fine e di
movenze tipicamente sudamericane, a Napoli ha avuto le
soddisfazioni vere, malgrado una squadra non tanto competitiva.
14/02/03
Luigi
Petagna