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LA
PASSIONE DEL TIFOSO: STATO MENTALE E STATO D'ANIMA
Ciao
a tutti,
Siamo qui un'altra volta per i ritorni dei campionati... Ed allora,
ho deciso di scrivere un po' sulla passione!
Due settimane fa abbiamo parlato sull’Intelligenza Emozionale.
Quell’Intelligenza affettiva che fa parte di ognuno di noi e che ci guida
nello sport, nel lavoro, nei rapporti. Non basta essere intelligente, ma
bisogna saper gestire l’emozione adeguatamente per vivere meglio.
Oggi voglio dedicare l’articolo alla Passione.. Quella passione di un
tifoso.. Già che essere tifoso è un stato d’anima, e a volte anche un stato
mentale...
Quando siamo innamorati vediamo tutto con degli occhiali molto speciali, vero?
Esageriamo di certo... Pino Daniele diventa la Colonna Sonora della nostra
vita! Siamo davanti al porto in una giornata di pioggia, dentro alla macchina,
ma anche così, fermi in mezzo alla confusione, riusciamo a vedere solo cose
belle...
Con il calcio è la stessa cosa. Un tifoso s' innamora perdutamente della
squadra, l’ama come ama una donna e aspetta di questa una risposta al suo
amore intenso. Aspetta che questa squadra corrisponda all’altezza della sua
passione. E a volte quando questa non riesci a rispondere come desidera, se
incavola, si commuove, piange, strilla... Un casino!
La cosa più interessante è che un uomo lascia la ragazza, tradisce la moglie,
ma la squadra del cuore non l’abbandona mai, non tradisce mai le sue radici
sportive. A volte può diventare un pò indifferente alla squadra, ma
lasciarla, mai!
I
tifosi fanno parte dello spettacolo! Il Calcio è un rapporto d’amore tra
quelli che guardano e quelli che giocano. Un amore senza fine, dove l’unica
richiesta dovrebbe essere quella di stare felice! Essere felice dentro al
campo ed essere felice fuori di questo.
Il tifoso è la parola d’ordine. È lui il destinatario di tutti gli sforzi.
Ma nel Calcio c'è quello che ama e quello che è amato. E oggi mi va di
parlare di quello che ama senza confini, anche se stanco, triste, deluso. Di
quello che al minore segno di vita riprende il fiato perso nel suo rammarico e
ricomincia ad amare come fosse il primo giorno.
Il
processo psicologico basico che è osservato nel tifoso è quello dell’identificazione.
Per mezzo di questa identificazione, il pubblico ritiene i comportamenti dei
giocatori come se fossero i suoi. È quando, simbolicamente, "veste la
maglietta", esce fuori il "noi", nasce il nome della squadra che
mettiamo sul petto. È quando attacchiamo sopra il nostro cuore l’emblema del
Club, come fosse una fede che ci lega per tutta la vita. E come in un
matrimonio, a volte vieni la crisi, lo stress di vivere sempre insieme, oppure
di non riuscire a comunicare.
Nella sua fantasia, il tifoso sta giocando la partita all’interno
del campo. E qui il grado di adesione va dall’affetto discreto alla passione
fanatica. E a volte, in questo ultimo caso, uno può perdere la
differenziazione fra quelli che sono gli interni e quelli che sono gli esterni.
Essere tifoso è una condizione mentale ed emozionale. Il tifoso vive
la passione sul Calcio. Canta, grida, fa dei gesti, usa le parole volgare, ma
che nel Calcio, al momento della partita, sono sempre permesse. Parla con
l’idioma universale del Calcio.
I tifosi insieme sono forti, e con questo linguaggio del Calcio possono aiutare
la propria squadra o puntare la loro voce nociva sul morale dell’avversario,
provando a debilitarli, ad indebolirli.
Quell'OLA sorge, asfissiando l’avversario e dimostrando superiorità e
gli innamorati del Calcio ballano insieme per festeggiare lo spettacolo. Sono i
momenti di gioia e dell’eccitazione. La squadra, allora, si trasforma in un
“balle".
La cosa opposta accade quando c'è una sconfitta. Quando le cose non
vanno bene. C'è depressione, silenzio, tristezza e timore agli scherzi
che certamente accadranno nei giorni seguenti. La frustrazione di
questo momento ravviva le frustrazioni e le carenze del gruppo o
dell’individuo ed è qui che possiamo osservare la nascita
dell’aggressione verbale o fisica contro la squadra avversaria, i tifosi
avversari, oppure contro la propria squadra. Scoppia una bomba di sentimenti ed
il collettivo diventa anonimo.
In un
matrimonio, la strada per uscire della crisi coniugale non è facile. Occorre
tempo e voglia di costruire insieme le nuove possibilità di vita. È molto
importante il rispetto, l’appoggio e la comunicazione tra tutti le parti. E,
così, dopo un paio di discussione, che ci fanno anche crescere, viene la nuova
fase dell’innamoramento, e torniamo un'altra volta a guardare tutto con gli
occhiali della passione.
A volte il modo come chiediamo l’amore può creare aspettative e ansie in noi
stessi e negli altri e se non raggiungiamo queste aspettative, la frustrazione
è molto più grande.
Il ruolo del tifoso è di responsabilità e passione. Ed in un momento di
crisi, l’importante è respirare e ricominciare.
07/01/03
Dott.ssa
Patricia de Oliveira
Musicoterapeuta
e Psicologa
Specializzata
in Terapia della Comunicazione
e
Terapia nello Sport
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