LA
PAURA NEL CALCIO
di
Patricia
de Oliveira
Ciao
ragazzi,
Vi saluto innanzitutto in occasione della partita di domenica scorsa!
Complimenti!
Questa
settimana ho deciso di parlare un po' della paura nel Calcio. Nell’ultimo
fine settimana ho guardato qualche partita di calcio del campionato Paulista,
appena cominciato qui in Brasile. Le migliori squadre dal Brasile si
intrecciano nelle partite della nostra regione per guadagnare un Posto al
Sole... La mia squadra del cuore, il Palmeiras non va tanto bene... Nel
Campionato Nazionale, il Brasileirão, non è nemmeno entrato e sta
facendo una brutta figura anche nel Paulistão... E pure abbiamo Marcos,
un portiere pentacampeão.... C’aggia fa’?
Comunque
guardavo le partite e pensavo perchè il calcio va così male? E mi sono resa
conto che una piccola parte di questo brutto periodo si deve al mostro della
paura...
Molti
giocatori tremano, per esempio, davanti alle penalità massime... Ultimamente,
l’incubo dei tifosi e dei tecnici è la nostra “zaga”... Quella difesa
che non riesci mai... Sono tanti i problemi.
I
sentimenti di paura nello sport possono avere cause multiple. Quindi, alcuni
atleti possono avere paura dell'infortunio, già che questo è una minaccia
alle sue attività, alla sua performance, alla sua carriera. Altri atleti
(credetemi!), invece, hanno paura del successo. Essere famoso, fare successo è
un’agente spaventoso, e, in alcuni casi, stressante.
Molti
atleti hanno paura delle contusioni ( una curiosità: in Brasile, sono
chiamati di “pipoqueiros” – già che saltano come popcorn davanti ad una
piccola contusione – un esempio è Romario. Ogni volta che in campo sente
paura, improvvisa una contusione e salta fuori la partita...) in
conseguenza dei movimenti eseguiti malamente. Il pronostico mentale di una
possibile occorrenza di lesione può produrre una sensazione d’insicurezza
ed, in alcuni casi, paralizzare per fino le azioni dell’atleta.
Un’altro
problema che può trascinare l’atleta è la vergogna sociale. La pratica
dello sport si fa, in generale, sottoposta alla società che l’osserva. I
tifosi, gli allenatori, i compagni di squadra e tutti i dirigente della Società,
osservano le azioni dell’atleta senza riposo e tutto ciò produce una
sensazione di tensione nel presentarsi pubblicamente. Fallire davanti agli
osservatori può significare, per l’atleta, una riduzione nella valutazione
delle sue capacità. E sono tanti i giocatori nella storia che dopo un
infortunio in momenti “decisivi” non sono più riusciti ad essere come
prima.
In
un senso generale, può essere affermato che, quanto più strana sia
la situazione nel disimpegno sportivo, quanto più incerto sia lo
sviluppo di questa attività ed il suo risultato, quanto più grande sia
l’importanza del risultato, dell’acquisto di buoni risultati e quanto
peggio siano le conseguenze dell'infortunio per l’atleta, più grande sarà
il sentimento di paura durante e, probabilmente, dopo l’azione.
La
sensazione di panico del giocatore di una piccola squadra che ha giocato contro
il Palmeiras nello scorso finale settimana, era così evidente quando ha dovuto
eseguire la penalità massima, che me ne sono accorta della grandezza della
paura in questo momento. I portieri sono capaci di sentire in quei momento
l’adrenalina nei giocatori prima di una azione dal genere. I cani possono
sentire la paura dell’essere umano… Nella natura, questo tipo di azione, di
sentimento, è quasi impossibile camuffarlo. Non importa quanto impegno è
messo per nasconderlo. La respirazione, il sudore o perfino le gambe tremule
denunciano l’insicurezza e mancanza di fiducia nell’azione del confronto.
Lavorare
sulle questioni riguardanti il superamento degli stati di paura nell’attività
sportiva è diventato
un obiettivo importante nell’allenamento psicologico degli atleti. Se le
paure non sono adeguatamente gestite, comprese, controllate, possono diventare
una fobia e dopo, panico.
Prima
di arrivare nell’abisso della confusione mentale, i nostri dirigenti ed
allenatori dovrebbero valorizzare, apprezzare di più un' attuazione e una
collaborazione psicologica nella loro squadra.
Gli
atleti ringrazieranno e, conseguentemente, i tifosi potranno lasciare le
partite più felice...
Ho
creato un indirizzo e-mail per soddisfare
le domande, curiosità e critiche degli utenti di PianetAzzurro che
siano riguardanti all’argomento della Psicologia nello Sport. Risponderò
piano, piano a tutti quelli che amano lo sport e ritengono importante la salute
mentale per mantenere una vita equilibrata e allegra.
12/02/2003
Una
buona settimana a tutti
Dott.ssa
Patricia de Oliveira
Musicoterapeuta
e Psicologa
Specializzata
in Terapia della Comunicazione
e
Terapia nello Sport
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