LA RESPONSABILITà OGGETTIVA DEL CATANIA

   

 

Una rissa vergognosa in campo, cariche di polizia sugli spalti, l'arbitro scortato, un bar incendiato, gradinate semidistrutte.

Basta tutto ciò per chiedere la squalifica del campo del Catania?

Ad aggravare le responsabilità della società etnea, se non bastasse il vergognoso comportamento in campo dei suoi tesserati, ci sono le dichiarazioni diffamanti dei dirigenti.

Il ds Angelozzi non è andato tanto per il sottile: “È stata una partita pilotata” ha affermato ai microfoni della RAI subito dopo la partita..

“C’è un complotto contro le mie squadre” ha tuonato dal canto suo il patron Luciano Gaucci dagli schermi del Processo di Biscardi lunedì sera, minacciando addirittura un nuovo ricorso alla magistratura.

Al Napoli, che nessuna responsabilità aveva avuto negli sciagurati fatti di Avellino, furono comminate ben cinque giornate di squalifica.

Dunque, se il criterio della responsabilità oggettiva è stato usato per punire la squadra azzurra sia dal punto di vista sportivo che economico, è lecito, anzi sacrosanto, pretendere che la FIGC lo adotti anche in questa occasione, a maggior ragione in presenza di un dirigente che non perde occasione per diffamare i vertici del calcio italiano e la categoria arbitrale.

Infatti, in mancanza di prove, le sue affermazioni sono pura e semplice diffamazione.

Inoltre, visto lo stato d’animo a cui hanno condotto i calciatori del Catania le accuse reiterate di Gaucci, è evidente che non vi sono le condizioni giuste, la necessaria serenità ambientale per disputare una partita di calcio regolare, con le dovute garanzie di imparzialità e di mancanza di condizionamenti psicologici da parte del direttore di gara.

Se la Commissione disciplinare decidesse di comminare solo qualche squalifica ad personam e permettesse al Catania di disputare la prossima gara al Cibali, sarebbe una doppia ingiustizia per il Napoli, sia perché anche il Catania merita, così come il Napoli, la squalifica del campo per responsabilità oggettiva, e sia perché sarebbe proprio la squadra di Simoni a dover subire, domenica prossima, le eventuali conseguenze di una partita disputata in una situazione ambientale assolutamente inadeguata.

 

Rino Scialò                                               09/12/2003

 

 

  

 

 

 

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