LA SERIE B RISCHIA LA PARALISI

 

La serrata posta in essere dai presidenti delle società di serie B, che non ha permesso il regolare svolgimento della seconda giornata di Coppa Italia, ha rappresentato un evento clamoroso e straordinario per il calcio italiano nonché uno dei giorni più tristi per il nostro calcio, il quale da oramai 3 mesi sta letteralmente affondando in un ginepraio di polemiche alimentate da tesserati, presidenti, politici, giudici, tifosi, etc.

Il consiglio di lega di serie B è stato dunque compatto nel non volersi piegare alla decisione del consiglio della Figc, che ha cambiato il format del campionato cadetto da venti squadre a ventiquattro squadre. I presidenti giustamente contestano questa nuova formula che porterebbe alla disputa di 46 partite con una serie di turni infrasettimanali che logorerebbe non poco i giocatori, i quali avrebbero poco tempo per riposarsi tra una partita e l’altra, considerando poi anche gli spostamenti da un posto ad un altro. A ciò si aggiunge l’esigenza di avere una rosa più ampia e quindi l’impossibilità per alcune società di tesserare nuovi giocatori, viste le esigue risorse economiche a disposizione. In definitiva per le società vi sarebbero delle spese superiori mentre i contributi a disposizione rimarrebbero sempre gli stessi, con la reale problematica che alcune società rischierebbero di fare bancarotta! A ciò sia aggiunge che le società di serie B ad esclusione di Napoli e Cagliari, non hanno un contratto pay per view e quindi non sono proprio nelle condizioni di affrontare un campionato allargato a 24 squadre.

Il presidente della lega Galliani sta cercando di trovare una intesa con la Figc per modificare seppur parzialmente la decisone resa esecutiva dal Coni della B a 24 squadre nonché sta cercando di far partire prima possibile, la seconda piattaforma di pay per view,”Gioco calcio”, al fine che le società senza contratto potranno scegliere l’offerta a loro più vantaggiosa tra quella appunto di Gioco Calcio e quella di Sky.

Un’ ipotesi che sembra prendere corpo nelle ultime ore, tra l’altro appoggiata anche dal presidente del Brescia Corioni, sarebbe quella di avere l’anno prossimo una serie A venti squadre e una B a ventidue squadre, con la conseguenza che vi sarebbero solo tre retrocessioni quest’anno dalla serie A mentre vi sarebbero ben 5 promozioni dalla serie B alla serie A. Solo nei prossimi giorni, sapremo se questa proposta insieme alla promessa di qualche ulteriore contributo farà vacillare il gruppo dei presidenti dissidenti della lega calcio di serie B. La questione comunque non è di facile risoluzione in quanto Matarrese appoggiato dal consiglio di lega con il presidente Cellino in testa, chiede la testa di Franco Carraio, considerato il vero responsabile di questa assurda situazione che sta vivendo il calcio italiano.

Insomma affinché parta il campionato cadetto sicuramente dovranno cambiare diverse cose nel palazzo del calcio, altrimenti con un gruppo di società giustamente cosi compatte, si rischia di rivivere lo spettacolo triste e surreale di ieri, ove negli stadi vuoti era presente solo la quaterna arbitrale.

 

di Luigi Giordano

25/08/03

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