di Patricia de Oliveira    

• CheckuPallone – LA TIFOSERIA AZZURRA HA IL COMPITO DI LOTTARE PER LA CAUSA DEL NAPOLI •

25/8/2005

(di Patricia de Oliveira) - Da due o tre giorni cerco di scrivere qualcosa su questo momento del Napoli. E pare che sia diventato un compito quasi impossibile. La carica di passione coinvolta in questo periodo è enorme. Le anime saltano fuori ai tifosi, allo staff tecnico, ai dirigenti, agli atleti. Sembra una storia di amore in sospeso, che fa svegliare, dentro ognuno di noi, la frenesia e l'angoscia allo stesso tempo.
Ho messo "Viaggio Tribale - ultimo cd di Tony Esposito" per cercare di comporre qualcosa.
Stavo pensando per quante volte un giovane sente parole di allento davanti alle sue delusioni amorose. Poi, se cose come: "il tempo guarisce tutto; è chiusa la porta, ma Dio apre la finestra; per te aspetta cosa migliore", significano veramente qualcosa quando si sta in mezzo ad un complesso movimento passionale, che non lascia vedere niente. Perciò non cercherò di scrivere nessun tipo di giustificativa emozionale per il momento.
Intanto, credo che i giovani sempre si attaccano alla speranze, ricercando e ricavando nei buchi più piccoli l'ilusione per confrontare la realtà. E mi piace l'idea di avere l'anima e la testa sempre fresche.
Non sono in grado di discutere se la legge per il calcio in Italia è corretta o meno. Nemmeno posso dire che tutto è una grossa ingiustizia. Ma vorrei dire che, personalmente, non credo sia un'idea assurda crederci alla B davanti ai nuovi avvenimenti. Tutto con molta moderazione e certa maturità può essere sano e muovere gli atleti più positivamente.
La tifoseria napoletana, riconosciuta in Italia e fuori, come un gruppo appassionato e viscerale, ha il compito di lottare per la causa del Napoli. Credo alla pressione popolare e che in modo organizzato e politicamente corretto, può cooperare per risultati più valorosi. In questo senso i napoletani stano facendo il meglio.
Anche i dirigente hanno preso la strada esatta. Dimostrano la serietà e la capacità imprenditoriale di un gruppo che vuole vincere e andare allo scontro di un destino più brillante e d'accordo con quello che la città ed i napoletani meritano.
Lo staff tecnico e gli atleti, da quello che ho letto, dimostrano forte comprensione del momento e, indipendentemente dalla serie, so che svilupperanno un eccellente lavoro. L'anno scorso è servito per creare la nuova identità della squadra e quest'anno sarà decisivo per fortificarla.
È nella crisi che troviamo possibilità creative di azione, reazione e soluzione.
Quale sarebbe la via da percorrere in tutto ciò? Rassegnarsi? Abbandonare la squadra da sola in C? Lottare per la B? Lottare per una trasparenza più effettiva nella legge del Calcio italiano?
Qui in Brasile è momento di una gravissima crisi politica. Più che mai si sente parlare dall'etica, dalla trasparenza, dalla forza popolare, etc. Ma come ognuno di noi reagisce è questione di "foro" intimo. Ognuno decide la via che pensa essere più adeguata per buttare i suoi sentimenti, le sue emozioni.
Fara qualche giorno il Napoli riprenderà la sue attività sul terreno verde e, come tutti voi, giovani tifosi napoletani, mi attacco alla speranza “legale” di una promozione in B. Però, sono sicura che nessuno di voi, davanti ad una risposta negativa, amerà meno il vecchio Napoli. O mi sbaglio?

Voglio salutare lo staff e la squadra di Gigi Caffarelli. In bocca a lupo a Sanremo! Gli azzurrini sono il domani della società.
 

 

 

 

 

 

INDIETRO