LE RAGIONI DEL CUORE, O DEL PORTAFOGLIO

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A proposito dell'ultima, ennesima disavventura del Calcio Napoli e cioe' l'arresto di Corbelli si possono fare mille discorsi politici, economici, sociali, giudiziari, ma noi come sempre preferiamo metterci dalla parte del cuore, del tifoso, sempre obiettivo, ma sempre fan della sua squadra.

Intanto c'eravamo fatti il callo all'arresto, visto che era capitato anche all'ing.Ferlaino relativamente all'inchiesta di Tangentopoli, ma allora, si trattava solo (!?!) di questioni estranee al calcio che infangavano il nome del nostro presidente, mentre ora si e' giunti al commissariamento e cio' ci fa temere non poco per il futuro.

In un primo momento ci fa rabbia pensare che non ci sia una forza imprenditoriale seria che possa farsi carico dell'inesauribile "catino di passione" costituito dal bacino del tifo azzurro nel mondo e del patrimonio che costituisce il Calcio Napoli anche per tutti coloro che seguono da anni il calcio italiano pur senza essere tifosi del Napoli.

Poi, ci sovviene che anche noi stiamo commettendo lo stesso errore di tutti, condannare senza processo e senza gravi indizi, cosi' come si impiccava nel far-west il primo malcapitato. Corbelli ha dato prova sinora di essere buon imprenditore e appassionato sportivo (ricordiamo tra gli altri i suoi precedenti nel Basket), mentre non c'e' alcuna prova certa della sua colpevolezza nella "truffa all'arte" di cui viene accusato.Naturalmente non spetta a noi giudicare, ma la "spettacolarizzazione" dell'arresto con i danni economici e d'immagine che comporta ci fa pensare che il provvedimento cautelare sia davvero esagerato soprattutto se rapportato a reati commessi da "consumati criminali (killer e mafiosi) che girano tutt'ora indisturbati accanto a noi!

Questo e' quanto viene a mente nella ridda di rabbia e altre sensazioni alla notizia, e la cosa che ci preme e' fare gli auguri a Giorgio Corbelli che prima dell'arresto stava trattando una delle cose per noi piu' importanti: il rinnovo del contratto a Stellone, giocatore veramente valido e dal cognome beneaugurante.

Non ci resta che sperare nel nostro "buon Stellone" ed estendere gli auguri al professor Minervini, nome che nel suo campo fa certamente onore alla nostra citta', sperando che il suo lavoro di risanamento abbia a durare poco e non debba portare allo smantellamento di quella che (insistiamo) e' una buona intelaiatura di squadra bisognosa di mirati e sagaci interventi.

Tutte le altre questioni di "portafogli",truffe e guadagni, non ci appartengono in un momento dove noi tifosi vogliamo qualcuno che si faccia carico anche delle ragioni del nostro cuore di amanti spesso traditi, ma non ancora del tutto disillusi...

 FRANCESCO SPADA

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