L’INFORTUNIO
E LE SUE CORRISPONDENZE PSICOLOGICHE
Ciao
a tutti,
Oggi vorrei riprendere un discorso più tecnico sull’importanza della
psicologia nello sport e principalmente nel Calcio. Parliamo un po'
dell’infortunio fisico e le sue corrispondenze psicologiche nella vita
dell’atleta e della squadra.
Ogni volta che un atleta subisce una lesione grave (e qui ricordiamoci,
sicuramente, del caso di Ronaldinho), non solo lui singolarmente soffre, ma
tutta la squadra, se socialmente legata. Il dolore passa dal fisico singolare
all’emozionale del gruppo. E qui è importante, più di mai, che il Mister
sia capace di gestire, insieme allo staff tecnico, la situazione in maniera
chiara, specifica e obiettiva.
La
Medicina dello Sport è una scienza in crescente sviluppo. Attualmente, tanti
medici cercano specializzazioni nell’area sportiva come alternativa ad un
mercato che offre pochissimi opzioni. La principale richiesta è quella del
lavoro con gli atleti infortunati.
La
scienza moderna è già capace di offrire
attrezzature e tecniche abbastanza efficienti nella cura delle lesioni.
Tuttavia, poco si parla del ruolo che la psicologia può avere accanto a questi
casi (lesioni...).
Una
grande parte delle lesioni trova le sue origini nel mondo mentale. Una
condizione d’ansia, per esempio, può produrre delle contrazioni muscolari
involontarie, predisponendo l'atleta agli infortuni futuri. Un deficit
nella concentrazione e nei riflessi di un atleta può creare una
situazione di rischio fisico in cui le lesioni certamente accadranno. Lo stress
psicologico, probabilmente generato da un alto grado di ansietà ed/o
aspettativi, indebolisce fisicamente l’atleta, diminuendo anche le sue difese
organiche. La mancanza di motivazione ed una bassa capacità di mettere a fuoco
l'attenzione mentre l’atleta produce la sua prestazione sportiva, completano
l'immagine delle cause psicologiche che, molte volte, danno origine alle
lesioni croniche.
Davanti
a questo panorama, la Psicologia dello Sport è capace anche di offrire alcuni
degli attrezzi essenziali per la prevenzione della salute fisica dell'atleta.
Purtroppo, sono attrezzi ancora poco conosciuti e valorizzati dai tecnici,
dirigenti ed atleti.
La
teoria dell’ “U invertito” che descrive “il livello
eccellente delle prestazioni e della performance di un atleta ”,
associa questa piattaforma alla capacità di rilassamento, attivazione ed
adeguata preparazione competitiva dell'atleta. I geni dello sport riescono a
rimanere in questo punto di eccellenza durante una buona parte del tempo.
Questa teoria non serve soltanto alle qualificazioni psicologiche; inoltre
descrive il livello eccellente del reddito tecnico, fisico e tattico di una
atleta o di una squadra.
La
teoria dell’ “U invertito” dimostra che, per ogni atleta, esiste
un livello di attivazione personale. Così, è praticamente impossibile creare
una regola generalizzata a tutti gli atleti. L'energia di attivazione di ogni
individuo è necessaria per iniziare una partita e mantenersi nel picco del suo
reddito è inerente a se stesso. Sorpassare questi livelli può tornare
quest’atleta vulnerabile alle lesioni.
L'atleta
allontanato dalle partite per una lesione,
può ridurre o meno il suo tempo di ricupero, d'accordo con il suo
atteggiamento psicologico ed emozionale. È
molto comune, durante quest’allontanamento fatto per forza, il sorgere
della depressione e dell’apatia. E normalmente le Società non offrono un
sostegno psicologico a questi atleti e, così, la sua sofferenza ed il suo
periodo di recupero saranno
aumentati.
Già
hanno dimostrato scientificamente che un atteggiamento ottimista, seguito da
esercizi di visualizzazione della performance durante la partita, ad esempio,
riduce, significativamente, il tempo necessario per la cura, accelerando il
ritorno dell'atleta alle sue attività professionali.
La
psicosomatica è una scienza. Tutti sappiamo che una gamma molto variegata
delle malattie fisiche trovano le loro origini nella sfera psicologica. La
mente, in questi casi, può essere la causa della lesione ma anche la cura
durante il recupero dell’individuo.
15/01/03
Dott.ssa
Patricia de Oliveira
Musicoterapeuta
e Psicologa
Specializzata
in Terapia della Comunicazione
e
Terapia nello Sport
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