LO SPAURACCHIO DEL SANTA COLOMBA

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Nei recenti anni bui del Napoli si è spesso parlato di una maledizione San Paolo, ciò accadeva ogni qualvolta la squadra azzurra mancava la vittoria casalinga per tre o più incontri, ed oggi siamo di nuovo alle prese con questo problema ma con uno stadio diverso.

Il Napoli è infatti reduce da ormai innumerevoli squallidi pareggi interni, ed i tempi per il recupero dello stadio di Fuorigrotta sembrano biblici, il Comune non dà certezze per il ritorno a casa degli azzurri e Benevento è purtroppo diventata un po’ come la seconda magione per noi, una villetta estiva quasi. Sfatare questo tabù diventa un obbligo, siamo infatti un popolo superstizioso si sa, e le voci che il Santa Colomba porti male cominciano a farsi strada.

In realtà i veri problemi sono tecnici, De Canio è costretto ad inventarsi ogni settimana una formazione differente, e vista la scarsezza della rosa, i ricambi di una squadra titolare non "omogenea" non possono essere all’altezza, tenendo presenti anche gli infortuni dei soliti noti, sui quali ogni estate siamo costretti ad affidarci.

Inoltre la carenza di un fantasista, di un giocatore capace di saltare l’uomo e di creare pericolose giocate improvvise, si evidenzia maggiormente quando si gioca in casa e di fronte si schiera un vero e proprio bunker difensivo. E, come ripetuto più volte, Montezine è l’unico con i piedi buoni ma è privo di esperienza e non ha ancora espresso un vero talento. La soluzione più ovvia è qunidi la stessa da quattro mesi, il ricorso al mercato, ma non a quello dei saldi di fine stagione, pittosto bisognerebbe cercare in negozi pieni di grandi firme.

Auguriamoci comunque di rivedere agibile il San Paolo al più presto e di rivedere anche i tre punti casalinghi, tali occasioni per salire in classifica non dovranno essere ancora sprecate se si vuol puntare in alto.

 

 

Raimondo Miraglia

 

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