L’udienza
che si
terrà
di
fronte
al
giudice
istruttore
Mungo
non sarà
decisiva
come
molti si
auspicano.
Però
sarà
indicativa
delle
strategie
legali
che
verranno
intraprese
dalle
parti in
giudizio.
Difatti
ricordiamo
che il
giudice
dovrà
con
ordinanza
confermare,
modificare
o
revocare
il
decreto
inaudita
altera
parte
emesso
dal
giudice
Posteraro
in
data 13
agosto
nonché
il
successivo
provvedimento
cautelare
emesso
dal
giudice
Lipani.
Ebbene a
differenza
della
precedente
occasione
in cui
il
giudice
della
sez.feriale
aveva
esaminato
solo le
memorie
della
curatela,
questa
volta
dovrà
valutare
anche le
memorie
degli
avvocati
della
Figc e
del
Coni.
Inoltre
saranno
presenti
in
giudizio
quali
litisconsorti
necessari
ovvero
come
parti
processuali
direttamente
interessate
all’esito
del
procedimento
anche il
Bari e
il
Pescara,
che
indubbiamente
non
vorranno
cedere a
favore
del
Napoli
il
diritto
acquisito
a
disputare
la serie
B in
ossequio
ad un
legittimo
ripescaggio
effettuato
dalla
FIGC.
E’
certo
che
domani i
legali
della
curatela
dovranno
prendere
visione
degli
atti
difensivi
di
controparte,
dovranno
valutarli
e
pertanto
necessiteranno
di un
termine
ulteriore
per
presentare
le
controdeduzioni.
I legali
della
curatela
porteranno
avanti
la
strada
maestra
già
intrapresa,
ossia di
ottenere
una
pronuncia
definitiva
sulla
legittimità
nel
considerare
il
titolo
sportivo
un bene
aziendale
liberamente
commerciabile.
Tuttavia
questo
è un
percorso
ricco di
insidie,
che non
si
esaurirà
di certo
nell’udienza
del 25
agosto,
l’eventuale
ordinanza
positiva
che
potrebbe
rendere
il
giudice
Mungo a
favore
della
curatela
sarà
appellabile
dal Coni
e dalla
Figc in
sede di
reclamo
al
collegio
dello
stesso
tribunale
di
Napoli.
Inoltre
è
sempre
pendente
un
ricorso
al Tar
del
Lazio la
cui
discussione
è
prevista
per il
giorno
seguente.
La
battaglia
giudiziaria
potrebbe
avere
terminare
lunghissimi
con il
concreto
rischio
che in
caso di
esito
negativo
per la
curatela,
il
Napoli
non
disputerebbe
ne la B
ne la C
nonché
vi
sarebbe
il
rischio
di non
soddisfare
in modo
satisfattivo
i
creditori.
Per
queste
ragioni
la
curatela
sta
prendendo
in
considerazione
l’ipotesi
transattiva
prospettata
dalla
Federazione,
ovvero
la
possibilità
di
gestire
il
titolo
sportivo
mettendolo
all’asta
ed
soddisfare
i
creditori
con il
ricavato
della
vendita.
L’inghippo
verte
sul
fatto
che la
Figc
vuole
assegnare
un
titolo
per
disputare
la serie
C e solo
in
subordine
un
eventuale
titolo
di B
come
squadra
ripescata.
E’
probabile
che in
udienza
si
parlerà
anche di
questa
proposta
di
transazione
da
perfezionare.
L’asta
sarà
aperta
nei
prossimi
giorni,
Gaucci
ha
oramai
perso la
pole-position,
la sua
proposta
non è
più la
migliore,
proprio
in zona
Cesarini
il
produttore
cinematografico
De
Laurentis
ha
offerto
47
milioni
di euro.
Toccherà
al
tribunale
fare la
scelta
più
saggia
per
l’assegnazione
del
titolo,
oramai
la
scelta
non è
più
obbligata
e unica,
la
concorrenza
tra le
offerte
può
solo
fare il
gioco
positivo
dei
creditori
e di
riflesso
fare gli
interessi
dei
tifosi
del
Napoli
che
vogliono
così
come le
Istituzioni,
un
imprenditore
ricco e
credibile
alla
guida
del
“ciuccio”.
Luigi
Giordano
24/8/2004