• MARINO: "GENNAIO IL MESE DELLA VERITA'" •

23/11/2004
Dal mensile di Novembre (articolo di Rino Scialò)

La squadra sta vivendo un passaggio cruciale della stagione ed i mugugni del pubblico sono ormai diventati evidenti.
D’altra parte nelle condizioni date era difficile fare di meglio. Uno come Pierpaolo Marino, direttore generale del Napoli Soccer, non è abituato a sentirsi sotto accusa per aver sbagliato la campagna acquisti. La sua carriera di dirigente di calcio dimostra chiaramente quanto sia uno dei migliori talent scout del mercato. Ovunque sia stato, Marino ha sempre costruito ottime squadre, anche quando la società da lui rappresentata non poteva competere, a livello economico, con le big del calcio italiano.
Tuttavia oggi, a Napoli, la situazione è complicata e le critiche al suo operato cominciano a farsi sentire. Dunque il suo umore non è dei migliori ma ciò nonostante la cortesia verso il suo interlocutore non viene mai meno.
Direttore, proviamo a fare un bilancio complessivo dell’operato della società fino a questo momento. Cominciamo dalla questione stadio?
“L’accordo trovato con il Comune per la gestione dello stadio San Paolo ci soddisfa ampiamente. Si è creato un buon clima con le istituzioni cittadine, dopo qualche incomprensione iniziale. E’ un buon inizio e credo che il rapporto sarà sempre più improntato alla collaborazione”.
Siete contenti del campo di allenamento di Varcaturo? Non è un po’ troppo decentrato?
“No. Per noi va benissimo sia perché il centro sportivo è adatto alle nostre esigenze e sia a livello di collocazione. Lì siamo tranquilli, le pressioni della città le sentiamo di meno. E poi, in fondo, il campo si trova ad un quarto d’ora circa dallo stadio San Paolo. Ripeto, a Varcaturo stiamo bene e fino al 30 giugno sicuramente ci alleneremo lì. Per l’anno prossimo si vedrà ma se dovesse essere riconfermata Varcaturo, non ci sarebbe niente di scandaloso. Tutte le grandi squadre si allenano fuori città, basti pensare ad Appiano Gentile (in provincia di Como, ndr) per l’Inter o a Milanello (in provincia di Varese, ndr) per il Milan”.
Passiamo alla scelta dell’addetto stampa. C’è stato un ripensamento da parte della società, che inizialmente era orientata per un giornalista non campano.
“Dovevamo gestire l’emergenza e i tempi della scelta rischiavano di dilatarsi troppo. Baldari è un professionista bravo, professionale, molto preparato”.
Ma si tratta di una scelta provvisoria o definitiva?
“Per ora il responsabile del nostro ufficio stampa è lui“.
Il contratto siglato con Sky vi soddisfa?
“Si tratta di un contratto provvisorio, legato alla categoria. L’anno prossimo valuteremo il da farsi, ovviamente in base ai risultati della squadra”.
La categoria sta incidendo anche sulla scelta dello sponsor principale, visto che ancora non ne è stato trovato uno ritenuto adatto al blasone del Napoli?
“Noi lo sponsor principale ce l’abbiamo ed è la Filmauro. E’ uno sponsor che ci va più che bene. Stiamo benissimo così”.
Quali sono i tempi per la scelta della sede sociale?
“Abbiamo visitato parecchie strutture, fino ad ora, ma quasi tutte sono da ristrutturare. Sono dislocate in vari punti della città. Adesso valuteremo con calma quella che riteniamo più idonea”.
I tifosi e gi stessi giornalisti sono in attesa anche del sito ufficiale.
“Per il sito abbiamo grandi progetti. Faremo un grande sito, sullo stile di quello della Filmauro”.
Si, ma a che punto siete?
“Siamo ancora all’inizio”.
Di cosa o di chi è più deluso e di cosa, invece, è più soddisfatto?
“No, non sono deluso di niente e di nessuno, ma non ho neanche particolari motivi per essere soddisfatto. Quella del Napoli è una situazione in evoluzione e quindi rinvio ogni giudizio”.
Direttore, in conclusione parliamo della squadra. Onestamente, è una squadra che non piace.
“Io ho sempre detto che le valutazioni su questa prima parte della stagione vanno fatte a gennaio. Per ora va bene così, la squadra non poteva fare miracoli”.
Già, gennaio, quando si riaprirà il mercato. Su quale settore bisognerà intervenire: la difesa, il centrocampo o l’attacco?
“Per ora non so dare una risposta. Sono questioni delicate che valuteremo con molta attenzione”.
Dunque, quella del Napoli Soccer è una situazione in divenire, ancora in gran parte da definire, sia sul piano organizzativo che su quello tecnico. Il giudizio, di conseguenza, non può che essere sospeso e rinviato al fatidico gennaio, quando la matassa delle questioni ancora da risolvere sarà in gran parte dipanata.
L’unica cosa certa, per ora, sono le attese dei tifosi. Sarebbe un bel guaio se andassero ancora una volta deluse. E questo Pierpaolo Marino lo sa.

INDIETRO