MARIO
MOXEDANO
LANCIA
LA
SFIDA
Napoli
si
accoda
allo
stuolo
di
avvocati
e
giudici
che
decidono
le sorti
di ciò
che
resta
della
gloriosa
SSC.
Gaucci e
la sua
squadra-cantiere
allietano
le
contrade
di
Abbadia
San
Salvatore
con
amichevoli
contro i
dilettanti
locali,
sui
manifesti
si
annuncia
la sfida
con la
"Napoli
Sportiva",
pignoleria
dovuta.
In
questa
settimana
sono
stati
compilati
i
calendari.
A, B,
C1, C2,
D:
qualcosa
di
azzurro
non c'è.
La
parola
Napoli
sfugge,
celata
sotto
falso
nome.
Perché
il
progetto
di una
seconda
squadra
cittadina
sta per
prendere
corpo.
L'artefice
è un ex
vice-presidente
del
Napoli,
che in B
aveva
portato
la
gloriosa
squadra
di Torre
Annunziata,
il
Savoia.
Parliamo
di Mario
Moxedano,
una
vecchia
volpe
del
calcio
nostrano
che dopo
Napoli,
Savoia e
Giugliano
ha messo
le mani
sulla
Boys
Caivanese,
società
militante
nel
girone G
della
serie D,
una
ragione
sociale
datata
1908.
Non
male, se
si pensa
che il
calcio a
Caivano
ha
rischiato
seriamente
di
sparire.
Si era
sparsa
la voce
di una
vendita
del
titolo
sportivo,
qualcuno
ha
desistito.
Forse si
sapeva
dell'avvento
di una
persona
che pur
mantenendo
nome e
cognome
avrebbe
spostato
il tetto
della
casa:
non più
il
solito
Faraone
ma
l'affascinante
Collana
del
Vomero,
già
teatro
delle
gesta di
Campania
Puteolana
e
Internapoli.
Progetti
di
antagonismo
sportivo
affondati
nell'indifferenza,
Dario
Pasquariello
(con l'Intersavoia) ci
aveva
provato,
così
come
Francesco
Floro
Flores
(Capri) o
lo
stesso
Mario Maione:
il
presidente
della
Pompea,
anni fa,
voleva
comprare
il
titolo
della
Lodigiani
(oggi
Cisco
Lodigiani,
C2-B) e
portarlo
a Napoli
creando
una
seconda
squadra
cittadina.
Operazione
ritenuta
assurda
in FIGC. Il
progetto
di
Moxedano
è
pronto a
concretizzarsi
(già
pronta
la
campagna
acquisti,
il nuovo
allenatore
dovrebbe
essere
Franco
Mango,
ex
Puteolana
e
Savoia)
nel
momento
più
difficile
per il
calcio
cittadino.
Litighino
pure
Gaucci,
i
giudici
ed i
professionisti,
Moxedano
si gode
il suo
sogno ed
è
pronto a
lanciare
la
sfida.
Quella
di una
Caivanese
che,
giocando
lontano
da casa
ogni
domenica,
dovrà
rappresentare
un po'
di
Napoli
nel
calcio
minore.
Utopia o
realtà
che sia,
ce ne
accorgeremo
presto.
Al
momento,
a tenere
alta la
bandiera
del
calcio
partenopeo
c'è il
solo
Giugliano,
che in
C2 lo
scorso
anno ha
fatto
paura a
tanti.
Presto
ci sarà
anche la
Caivanese,
la
seconda
squadra
cittadina?
Marco
Santopaolo
21/8/2004