Prima
di
immergermi
completamente
nella
stesura
di un
articolo
sprezzante
nei
riguardi
della
giustizia
sportiva,
vorrei
rivolgere
agli
esimi e
affezionati
lettori
una
domanda
scontata
e
banale,
un
interrogativo
che ci
viene
posato
su di un
piatto
d’argento.
Perché
le leggi
si
applicano
solo a
Napoli?
Tratteniamo
per un
attimo
la
risposta
istintiva
e
documentiamoci
su
quanto
successo
oggi
nelle
aule-circo
del
tribunale.
Ricorderete
come, un
paio di
mesi fa,
venne
scoperta
e
smantellata
la banda
dell’ex
modenese
Marasco.
Giocatorini
seduti
quasi
sempre
in
panchina,
annoiati
e
viziati,
amiconi
che per
divertirsi
riuscivano
con gran
facilità
a
truccare
partite
di A e
B. Così,
per
gioco.
Per il
brivido
di una
puntata
alla
Snai
sicuri
della
vittoria.
Con
forti
somme
che solo
un
calciatore
italiano
può
permettersi.
Sembrava
che la
giustizia
sportiva
volesse
fare
sfaceli
e
finalmente
vagliare
condanne
esemplari
per
restituire
la
dignità
al gioco
più
bello
del
mondo,
ma oggi
è
arrivata
l’ennesima
delusione.
Soprattutto
la
risposta
alla
domanda
postavi
qualche
riga più
su. Il
capo
della
banda
sconta
tre anni
di
squalifica,
Marasco
era il
personaggio
chiave,
insieme
a
qualche
altro,
delle
combine
organizzate
telefonicamente.
Fin qui
potrebbe
andare
bene. Il
portiere
del
Siena
intercettato
più
volte
dalle
registrazioni
dei
carabinieri
starà
lontano
dai
campi
per un
anno. Un
anno
obiettivamente,
è poco.
Il
“Bello”,
marito
della
presentatrice
strapagata
e sempre
sorridente,
becca
solo
cinque
mesi. La
corte,
probabilmente,
avrà
tenuto
conto
della
grave
malattia
del
doriano
Bettarini:
la
messaggite
acuta.
Non
finisce
qui. Il
Siena,
il
Chievo,
e i
rispettivi
allenatori,
l’interista
Nicola
Ventola
graziato
da
divinità
cieche,
addirittura
prosciolti.
Qualche
ammendina
qua e là,
spiccioletti
che non
alleggeriscono
le casse
delle
società.
Il
Modena,
la
squadra
del
capobanda,
ottiene
con
merito 5
punti di
penalizzazione
da
scontare
nel
prossimo
campionato
di serie
B. Ci
aspettavamo
ben
altro
cari
giudici
e
dottoroni.
Stiamo
parlando
di
frode,
di
combine,
di
qualcosa
che
allontana
la gente
dagli
stadi e
che
amareggia
noi
tifosi.
Qualcosa
che
anche in
futuro
potrebbe
farci
venire
altri
sospetti.
Come il
sospetto
che
Napoli
sia
vittima
di una
congiura.
Ora
tutti in
coro
rispondete
alla
domanda.
Salvatore
Maiorino
25/8/2004