MONTERVINO SI CANDIDA PER UNA MAGLIA DA TITOLARE
 
 
 
Non lo dice, ma si capisce che un'altra panchina gli andrebbe stretta. Del resto Montervino ha lasciato l' Ancona, tra le migliori squadre della cadetteria ed ha accettato Napoli, soprattutto perchè gli venne prospettata la possibilità di giocare. E' un carattere forte quello di Montervino, un po' come quello di Scoglio, non solo in campo ma anche fuori dal rettangolo di gioco: "Sono prontissimo se l'allenatore riterrà di mandarmi in campo - dice Montervino -. Ho sentito parlare di centrocampo a cinque, posso dare il mio contributo per rendere più consistente il reparto e garantire un maggiore filtro. Posso dare tanta corsa alla squadra: sono un calciatore esplosivo. Con me in campo Marcolin può dedicarsi meglio a dare geometria. Ricordo che anche io posso essere utile nella fase finale: diedi a Floro Flores la palla del possibile pareggio ad Ancona, da me è iniziata l´azione del gol di Vidigal con il Cagliari".
Per Montervino è il gruppo il segreto della rinascita del Napoli: "Con l´arrivo di noi nuovi, è migliorato l´organico ma anche la personalità del gruppo. Questo ritiro sarà utile per migliorare i meccanismi. A Cosenza sarà una gara ostica. Conosco Salvioni, mi ha allenato nel Parma Primavera: fu lui a scoprire Buffon. È un perfezionista, viene dalla scuola di Sacchi. Per noi sarà importante non perdere. Scoglio ci ha detto che sarà lui a decidere il futuro del Napoli: salvarci significa gettare le basi per migliorare il futuro della squadra. Una squadra che ha giovani valenti come Bocchetti, Floro Flores, anche se devono imparare a soffrire di più. A Napoli sono troppo coccolati".  

19/02/03

A cura di Vincenzo Letizia

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