NALDI RISPONDE A
PIANETAZZURRO E A TUTTI I TIFOSI AZZURRI SPARSI PER IL MONDO
Il
presidente Naldi non resta insensibile alle accorate richieste di chiarezza che
da più parti del mondo ci giungono circa i programmi e le prospettive della
nostra squadra del cuore. In una dettagliata lettera giunta alla redazione di
PianetAzzurro il patron Toto Naldi risponde con chiarezza e trasparenza ai
tifosi.
Dalla
risposta di Naldi si evidenzia la volontà del tifoso prima che del presidente
di voler costruire qualcosa di importante ma andiamo a leggere cosa ci ha
scritto Naldi:
"Mi sembra di essere
diventato, all'improvviso, l'origine e la colpa di tutti i mali del Napoli.
L'unico responsabile in un mondo in cui nessun altro ha sbagliato.
Mi si chiede, con accorata civiltà
alla quale non posso restare insensibile, anche se ritenevo più opportuna per
tutti una pausa di silenziosa riflessione, di rispondere alle domande che i
tifosi del Napoli si pongono e non hanno l'opportunità di rivolgermi
direttamente. A questo punto il tifoso- Naldi prende il sopravvento sul
Presidente- Naldi. e con piacere, approfitto dell'occasione per dare una
risposta a quelli che mi sembrano i punti-chiave della lettera aperta che i
tifosi mi hanno inviato.
La primavera scorsa nel futuro del
Napoli c'era un'unica prospettiva: il fallimento. E non mancava chi lavorava
per realizzare l'identica operazione messa in atto a Firenze.
A quella prospettiva mi sono
ribellato per il buon nome e per l'immagine della mia città, anche in nome e
per conto della stragrande maggioranza dei tifosi ai quali ho testimoniato la
mia sintonia con il loro stato d'animo e la loro passione.
Il rilancio della Società doveva
necessariamente avvenire su due livelli: strutturale e tecnico.
Le note difficoltà di bilancio -
in presenza della crisi profonda in cui si dibatte l'intero sistema calcio -
hanno impedito rivoluzioni nel parco giocatori ma, ben oltre le promesse, si
è provveduto comunque a ritoccare l'organico. All'epoca nessuno, che io
ricordi, giudicò sbagliate o inadeguate quelle operazioni e nessuno ipotizzò
che a distanza di tre mesi la classifica sarebbe stata quella che è oggi
anche a causa di una serie di infortuni che hanno ridotto una rosa già di per
sé esigua per ragioni di bilancio.
Sul piano strutturale sono state
messe in atto iniziative industriali per assicurare alla società le risorse
finanziarie con le quali provvedere alla gestione ordianaria, per la quale non
bastano, naturalmente, i proventi dei botteghini ( abbonamenti e biglietti) e
quelli dei diritti tivù. Il calcio dei mecenati, se mai c'è stato, è finito
da tempo.Ed io non mi sono mai definito tale.
E vengo all'altra domanda-base.
Fin dal giorno in cui ho acquisito la maggioranza del pacchetto azionario ho
detto chiaramente che non volevo e non potevo farmi carico da solo della
gestione e del rilancio immediato del Napoli verso la dimensione ed i
traguardi degni della sua tradizione, dell'attesa di sei milioni di tifosi
sparsi nel mondo, del nome della città. Ho chiesto collaborazione a tutti:
Istituzioni, imprenditori, tifosi.Alla mia richiesta di aiuto - al di là dei
singoli attestati di dichiarazione di simpatia o sterili buone intenzioni di
cui sono comunque grato - ha risposto un assordante silenzio.
Chi voleva, o vuole ancora oggi,
contribuire a portare avanti un programma di risanamento e di rilancio del
Napoli in maniera trasparente e concreta sapeva e sa dove trovarmi: non mi
sottrarrò mai ad incontri e a confronti, ma non sono disponibile ad
incontrare altre persone a caccia di pubblicità o chi vuole farmi perdere
tempo o pretende di impormi scelte e metodi che no potrò mai accettare perchè
estranei alla mia cultura ed ai miei principi.
Al Napoli sto dedicando tutte le
mie capacità. Chiedo tempo per essere giudicato;così come ne offro a chi sta
portando avanti con professionalità ed onestà, pur tra mille difficoltà, il
compito assegnatogli all'interno della società. Da tifoso anch'io soffro a
guardare la classifica, da imprenditore so che i bilanci si fanno solo al
momento opportuno, mai in corso d'opera. E sul pessimismo della ragione
contingente faccio prevalere l'ottimismo dei sentimenti e della fiducia nel
seme gettato.
Mi si chiede, infine, un maggiore
e più diretto dialogo con i tifosi. Tra le iniziative di prossima
realizzazione alle quali abbiamo lavorato in questi mesi c'è anche un sito
Internet ufficiale della S.S.C.Napoli che permetterà ai tifosi sparsi in
tutto il mondo di essere informati e di dialogare in tempo reale con chi
lavora per vedere realizzati i loro sogni."
Il
Presidente
Salvatore
Naldi
4/12/2002
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