Quanti
ricordi ritornano alla memoria quando in
calendario è in programma Napoli-Avellino. Un
derby sensazionale che riporta subito alla mente
le tante sfide disputate in serie A, quando il
Napoli di Maradona lottava per lo scudetto e gli
irpini facevano il loro bel campionato
assicurandosi per ben 9 volte consecutive la
salvezza. Napoli ed Avellino, due città e due
tifoserie che si rispettano e che si ritrovano
l’una di fronte all’altra con un identico
obiettivo, la serie B. Mai il derby campano si è
disputato in categorie così basse. Nessuna delle
due merita di essere in C1 ed entrambe lottano per
ritornare il più possibile nel calcio che conta.
Gli dei del calcio quest’estate hanno voluto
riservare un simile destino per le due società.
Il Napoli arrancando parecchio era riuscito a
raggiungere una tranquilla salvezza in serie B, ma
poi è successo quello che tutti sappiamo e la
Federazione lo ha sbattuto in C1. Si è formata
una società nuova di zecca con un carismatico
personaggio come Aurelio De Laurentiis sul ponte
comando, non che Marino (che ad Avellino nessuno
lo ha dimenticato) a gestire la parte tecnica e
Ventura in panchina. Dall’altra parte invece
l’Avellino ha ricostruito dopo una stagione
ricca di tormenti sia sul campo che in società.
Tramontata l’era Casillo con una retrocessione
annunciata sin da inizio stagione, anche in casa
irpina sembra giunto il momento della rinascita. I
fratelli Pugliese hanno preso in mano la società
ed in collaborazione con Luciano Moggi hanno
consegnato nelle mani di mister Cuccureddu una
squadra degna di vincere il campionato che,
ovviamente, occupa il primo posto in classifica
con una grandissima serie di vittorie interrotta
soltanto dal rigore di Ban a Foggia.
Se
l’Avellino ha iniziato bene, il Napoli seppur a
fatica è riuscito a mantenersi ad un passo dalle
migliori e vanta ancora la partita di Fermo da
recuperare. Agli azzurri di Ventura comunque non
si può imputare nulla in quanto oltre al
campionato domenica dopo domenica, in questo mese
di ottobre il Napoli ha dovuto già assaggiare
ritmi da Champions League (il traguardo che De
Laurentiis ha affermato di voler raggiungere tra
cinque anni) che, viste le condizioni fisiche dei
giocatori non ottimali, alla lunga ha inciso
profondamente sui risultati della squadra. Adesso
le due compagini, quelle che da tutti vengono
accreditate come le principali favorite del
campionato, si affronteranno domenica pomeriggio
al “San Paolo” davanti a settantamila
spettatori (queste sono le previsioni della
vigilia).
Chi
avrà di gustarsi un grande spettacolo, è pregato
quindi di occupare gli ultimi posti disponibili
allo stadio e non se ne pentirà perché sarà
comunque una grande festa di sport, al di là di
chi sarà vincitore.
Ricordi
belli per Napoli-Avellino. Fino allo scorso anno
le due società si erano affrontate soltanto nella
massima serie per ben dieci stagioni consecutive e
quindi 20 volte se consideriamo i match del “San
Paolo” e del “Partenio”. Il Napoli in questa
serie di partite in A ha vinto nella metà delle
occasioni (6 volte in casa e 4 in trasferta), per
7 volte ha ottenuto un risultato di parità (3
volte al “San Paolo” e 4 al “Partenio” )
ed è stato sconfitto soltanto 3 volte (una volta
a Napoli e due ad Avellino). Le più importanti
vittorie azzurre nel derby sono state senza dubbio
il 3-0 al”San Paolo” nell’anno del primo
scudetto. Lì fu un grandissimo protagonista
Andrea Carnevale, che con la sua doppietta mise al
sicuro il risultato sbloccato in precedenza da
Bagni. Ma anche l’anno dopo, quando gli azzurri
con lo scudetto sul petto sfoggiarono uno
splendido 4-0 con a segno quattro uomini diversi
(per l’esattezza Renica, Francini, Maradona e
Romano).
Altre
vittorie da ricordare da parte azzurra è quella
del primo derby in assoluto al “San Paolo”. Fu
un 3-0 con Beppe Savoldi autore di una doppietta.
Su Savoldi c’è un aneddoto. Come il padre, che
all’Avellino mise a segno tre reti (l’altra la
segnò nello stesso anno nella gara d’andata
pareggiata in Irpinia), anche il figlio Gianluca a
distanza di 25 anni ha segnato all’Avellino.
E’ avvenuto lo scorso anno nell’unico
precedente in B tra le due squadre nella gara di
ritorno. Il suo gol permise al Napoli di battere
di misura gli avellinesi allenati da Zeman.
Per
l’Avellino il derby è un po’ più amaro. Ma
nel suo passato è riuscito a vincere tre volte
contro il Napoli. La prima fu al “San Paolo”
nel 1979-80 con un gol di Valente, il quale
l’anno prima militava nel Napoli e mise a segno
una rete proprio contro i verdi. Il secondo
successo invece fu schiacciante. 3-0 nel 1981-82.
L’ultimo sempre in casa arrivò nel 1983-84 per
1-0 con un gol di Ramon Diaz, vecchia conoscenza
del calcio italiano. Tutti i tre i successi degli
irpini giunsero prima del grande ciclo di vittorie
del Napoli, che in quegli anni lasciò veramente
le briciole all’Avellino.
Abbiamo
già accennato dell’ultimo precedente in ordine
cronologico. Il primo in categorie inferiori. Lo
scorso anno Napoli ed Avellino si sono affrontate
in serie B. La prima partita in programma era il
20 settembre 2003 allo stadio “Partenio” di
sabato sera. Era la quinta giornata di campionato
e gli spalti dello stadio avellinese si stavano
riempiendo fino a quando non giunse la notizia che
un ragazzo di nome Sergio Ercolano in seguito ad
una caduta nel fossato antistante lo stadio stesse
in gravissime condizioni. Fu il finimondo sia
dentro che fuori lo stadio e l’arbitro decise,
d’accordo con Galliani, che l’incontro non
doveva essere disputato e così le due squadre
tornarono negli spogliatoi con la tristezza sul
loro volto. Dopo pochi giorni Sergio morì e lasciò
un bruttissimo ricordo sull’avvenimento, ricordo
che mai nessuno dimenticherà. In seguito gli
organi federali tra mille polemiche assegnò la
partita vinta a tavolino all’Avellino ritenendo
il Napoli responsabile dell’accaduto. In pratica
il Napoli perse quel match senza mai averlo
giocato. Il ritorno, in un “San Paolo” gremito
ma comunque con la triste storia davanti agli
occhi, il Napoli riuscì a prendersi la rivincita
sul campo battendo per 1-0 gli avellinesi grazie a
Gianluca Savoldi.
Ed
ora le due formazioni, oggi decadute in C1,
scenderanno in campo con l’ambizione di
rilanciarsi perché il calcio che conta ha bisogno
di due grandi piazze come Napoli ed Avellino che
rappresentano la Campania, che attualmente conta
soltanto la Salernitana che sta maledettamente
soffrendo.
I
PRECEDENTI TRA NAPOLI ED AVELLINO.
1978-79
SERIE A
8
giornata 19/11/1978 AVELLINO-NAPOLI 1-1 : 36’De
Ponti (A); 72’Savoldi (N).
23
giornata 25/3/1979
NAPOLI-AVELLINO 3-0 : 14’Savoldi;
63’Valente; 76’Savoldi.
1979-80
SERIE A
8
giornata
4/11/1979 NAPOLI-AVELLINO 0-1 : 77’Valente.
23
giornata 9/3/1980
AVELLINO-NAPOLI 2-3 : 27’Capone
(N); 37’Guidetti (N); 42’De Ponti
(A);
51’rig.De Ponti (A); 63’Capone (N).
1980-81
SERIE A
7
giornata
9/11/1980 NAPOLI-AVELLINO 1-0 : 52’Pellegrini
III.
22
giornata 22/3/1981
AVELLINO-NAPOLI 0-0
1981-82
SERIE A
7
giornata 1/11/1981
NAPOLI-AVELLINO 0-0
22
giornata 14/3/1982
AVELLINO-NAPOLI 3-0 : 5’Giovannelli;
14’Juary; 49’Juary.
1982-83
SERIE A
7
giornata 24/10/1982 NAPOLI-AVELLINO 1-1 : 30’Limpido
(A); 63’aut.Ferrari (N)
22
giornata 6/3/1983
AVELLINO-NAPOLI 0-0
1983-84
SERIE A
4
giornata 2/10/1983
NAPOLI-AVELLINO 2-0 : 12’Casale;
15’Dal Fiume.
19
giornata 12/2/1984
AVELLINO-NAPOLI 1-0 : 6’Diaz.
1984-85
SERIE A
8
giornata 11/11/984
NAPOLI-AVELLINO 0-0
23
giornata 24/3/1985
AVELLINO-NAPOLI 0-1 : 54’Caffarelli.
1985-86
SERIE A
15
giornata 22/12/1985 NAPOLI-AVELLINO 1-0
Gioordano
30
giornata 27/4/1986
AVELLINO-NAPOLI 0-1 : 52’Giordano.
1986-87
SERIE A
3
giornata 28/9/1986
AVELLINO-NAPOLI 0-0.
18
giornata 8/2/1987
NAPOLI-AVELLINO 3-0 : 53’Bagni;
68’Carnevale; 78’Carnevale.
1987-88
SERIE A
4
giornata 4/10/1987
AVELLINO-NAPOLI 0-1 : 86’Carnevale.
19
giornata 4/2/1988
NAPOLI-AVELLINO 4-0 : 17’Renica;
19’Francini; 22’Maradona;
64’Romano.
2003-04
SERIE B
5
giornata 20/9/2003
AVELLINO-NAPOLI non disputata
28
giornata 22/2/2004
NAPOLI-AVELLINO 1-0 : 51’Savoldi.