NAPOLI “BIFRONTE”

 

    

 

È stato un Napoli dalle due facce quello di Ferrara. Una squadra che per i primi 45 min. ha messo alle corde l’avversario creando numerose occasioni da rete, non avendo però il giusto cinismo, la giusta cattiveria e, in pratica, la bravura per concretizzarle. Dopo l’intervallo il copione, visto e rivisto in queste settimane, si ribadisce: Napoli infiacchito, in balia degli avversari o comunque non in grado di dare seguito ai buoni segnali della prima frazione di gara.

Come da un mese a questa parte sentiamo dire, il capro espiatorio al quale si fanno risalire tutti i mali degli azzurri, è la condizione fisica il che soddisfa solo in parte la nostra voglia di andare a fondo nei problemi. È indubbio che la squadra sia affetta da questo cronico handicap della preparazione e Dio solo sa se, e quando, il Napoli entrerà in forma-campionato, ma è altrettanto palese quanto siano anche altre le lacune a cui mister Ventura dovrà sopperire al più presto.

L’evanescenza dell’attacco rimane un’altra costante preoccupante della squadra. Risultava infatti evidente, già in fase di allestimento, come la rosa dal Napoli si presentasse priva di un attaccante, per intenderci alla Stefan Schwoch, capace di assicurare alla squadra un ampio bottino di gol e in grado di sfruttare le preziosissime sponde aere del “Pampa”, spesso, come ad esempio ieri, sprecate.

Non che si vogliano sminuire le potenzialità dei vari Berrettoni, Varricchio e Pozzi, ma nessuno dei tre presenta le caratteristiche che esige al momento l’attacco del Napoli: di Berrettoni non si discutono certo le potenzialità tecniche (anche se, in queste prime settimane in azzurro, di materiale per la discussione ce ne avrebbe dato e come…), ma le sue caratteristiche sono ben diverse da quelle di un goleador; Varricchio pare più una alternativa a Sosa (fatte le dovute proporzioni) e quelle volte in cui è stato sfruttato è parso tutt’altro che un rapinatore d’area; per quel che riguarda Pozzi, nel suo recupero sono poste le nostre speranze, ma è comunque un giovane che tanto dovrà ancora dimostrare (si spera al più presto).

Tornando alla partita di ieri, a parte le solite pecche che ci sembra obsoleto ripetere, ci si può soffermare su un paio di appunti positivi: Ventura ci ha favorevolmente impressionato per la scelta di sostituire il più rinomato Belardi col suo sostituto Gianello (una mossa alla Mancini), che fornendo una buona prestazione ha mostrato di infondere maggior sicurezza alla difesa rispetto all’ex reggino; quest’ultimo pareva, infatti, più sicuro sui tiri più difficili e faceva rabbrividire laddove le parate non presentavano particolare difficoltà. Altro segnale rassicurante è rappresentato dai passi in avanti mostrati da Gatti. Il regista, che fino ad oggi era parso opaco nelle sue prestazioni, si è invece ieri messo maggiormente in luce, ingegnandosi in qualche buon lancio e in frequenti aperture. Se riuscirà a prendere in mano il centrocampo con maggiore personalità diverrà sicuramente un elemento fondamentale per la squadra.

Sembrano, in fine, ormai in via di risoluzione i problemi difensivi di inizio torneo. Il trio Terzi-Scarlato-Ignoffo si è mostrato il più affidabile tra quelli a disposizione, confermando ancora una volta che la difesa al momento rappresenta il reparto forte della squadra partenopea.

 

 Eduardo Letizia                                           25/10/2004

 

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