NAPOLI, COSI' E COSI'...

 

        

 

La nuova avventura del Napoli inizia come era finita: con un amaro pareggio casalingo che spegne, in parte, l'entusiasmo con il quale la folla del San Paolo aveva abbracciato i suoi nuovi beniamini. Un punto che alla fine non può accontentare del tutto, perchè al termine del primo tempo, gli azzurri erano in vantaggio di ben due goals. Cosa è successo dopo la prima frazione di gioco, che era stata giocata alla grande dal Napoli? Innanzitutto, c'è stato un pauroso calo fisico, comunque, preventivabile dato che la squadra, costruita in fretta e furia, non poteva essere apposto atleticamente. Tanti anche gli affanni difensivi che sono emersi per causa dei meccanismi difensivi non del tutto oleati. La buona volontà dei calciatori del Napoli, non è riuscita dunque da sola a rimediare alle falle atletiche e tattiche. 

Francamente, va' manifestata anche un pò di perplessità relativa ad alcune sostituzioni operate da Ventura che non ci hanno trovato del tutto concordi. Passi anche la sostituzione perfezionata ad inizio ripresa con un Sosa un pò indietro di condizione e infortunatosi ad un ginocchio che ha lasciato il posto a Varricchio, evanescente e confusionario in attacco, anche se troppo solo. Non ci ha convinto la sostituzione di Montervino, un giocatore che in quel particolare momento del match stava dando tutto e non aveva palesato cedimenti fisici. Anche l'aver tolto dal campo Berrettoni, un attaccante, per Abate, un tornante, ha significato tirare troppo i remi in barca e prestare il fianco agli avversari, comunque non irresistibili. Fra l'altro, se proprio si voleva, come si doveva, creare i presupposti di un mantenimento meno affannoso del prezioso risultato, da parte di Ventura ci saremmo aspettati l'ingresso in campo di un combattente come Montesanto, che dopo il grande torneo disputato in B lo scorso anno, forse meriterebbe maggiore considerazione dall'ex allenatore del Cagliari. 

Due considerazioni ulteriori vanno fatte sulla squadra e sul pubblico.

In serie C, obiettivamente, non esistono squadre con l'organico del Napoli che sicuramente saprà tradurre con risultati più convincenti, in seguito, questa superiorità. Però, forse, il centrocampo azzurro necessiterebbe di un uomo con maggiore fantasia ed un cambio di passo più rapido rispetto ai pur bravi ma compassati Corrent e Gatti. Ecco, perchè la conferma di Montezine in questa ottica, non sarebbe del tutto da scartare, anzi da auspicare.

Terminiamo le nostre considerazioni con un plauso al meraviglioso pubblico del San Paolo: 50 mila spettatori in A sono un lusso, figuriamoci in C1, con tante grazie a Carraro e Galliani che un giorno ci spiegheranno a chi gioverà il Napoli in terza categoria.  

   

 

 Vincenzo Letizia                                            26/9/2004

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