• NAPOLI FRENATO DAL FANGO •

13/2/2005
(Eduardo Letizia) - Prima sconfitta per il Napoli di Reja, che arriva proprio nel derby di Avellino, ma che non pregiudica tuttavia il cammino dei partenopei in zona play-off. La sconfitta di oggi presenta, d’altra parte, più di una attenuante per gli azzurri. In primis, il campo di gioco, che si presentava in condizioni pietose, danneggiava il gioco di molti tra i migliori giocatori partenopei. Su tale terreno di gioco era infatti difficile veder emergere la fantasia di Abate, la velocità di Capparella o la tecnica di Fontana. Inoltre a gravare sulla squadra di Reja v’erano le assenze di uomini chiave che, probabilmente, ben si sarebbero disimpegnati nella situazione odierna, quali Consonni e Montervino. In più si è messa anche l’influenza a danneggiare alcuni giocatori che, per le assenze, sono stati forzatamente schierati in campo in primis Scarlato e Igniffo la cui prova è stata fortemente pregiudicata dalla scarsa condizione fisica.
La partita di oggi non verrà comunque ricordata come una delle più spettacolari della stagione. Soprattutto il primo tempo il gioco si mostrava continuamente spezzettato dai continui falli, indice di un forte nervosismo in mezzo al campo, ed il tridente azzurro non è mai stato in grado di scalfire la forte difesa avellinese. Nella seconda parte della gara, non è che il gioco sia decollato, ma la rete dell’Avellino ha spezzato gli equilibri visti fino a quel momento in campo ed il Napoli, nel dover sbilanciarsi nella ricerca del pareggio, ha dovuto prestare il fianco al contropiede irpino, che ha saputo concretizzare ben presto la situazione a suo vantaggio con Biancolino in occasione del raddoppio. A quel punto nessun effetto ha sortito il passaggio di Reja al 4-2-3-1 con l’inserimento anche di Pià a sostegno del tridente che ora presentava come punta di diamante Sosa al posto di Calaiò, forse più adatto alle condizioni del manto erboso in virtù del suo peso e dei suoi centimetri. Il risultato non è però cambiato fino alla fine e l’Avellino ha potuto portare a casa tre punti importanti, soprattutto per significati che prescindono dalla classifica.
Il Napoli da parte sua subisce una battuta d’arresto non drammatica per i suoi obiettivi, forse utile anche per riportare con i piedi per terra la squadra ricordandole la difficoltà di questo torneo, ancora lungo, che comunque riteniamo possa concludersi in maniera felice per la società di De Laurentiis.
 

 

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