• NAPOLI - GIULIANOVA: I "RIGENERATI" DELLA SFIDA DEL SAN PAOLO •

7/1/2005
Si è parlato tanto dei nuovi acquisti durante la settimana, ed è giusto spendere qualche parola all’indirizzo dei “rigenerati” della sfida di ieri al San Paolo. E non si può non iniziare da colui che è stato giudicato il “man of the match”: Nicola Corrent. Il centrocampista di origini veronesi si è reso protagonista di una splendida partita, probabilmente la migliore da quando indossa la maglia azzurra. E’ innegabile che abbia tratto grossi benefici dall’arrivo di Fontana: Corrent, scaricato dal peso del “creare” il gioco (incombenza ceduta al sinistro fatato del numero 7 partenopeo) e caricato dalla lotta per strappare la maglia da titolare (fino all’ultimo in ballottaggio con Montesanto e Gatti), ha corso per tutti e 90 i minuti di gioco; si è trasformato da centrocampista portato a fare molti errori in fase di impostazione e vero e proprio “furetto” di metà campo: ha lottato come un dannato su ogni pallone, ed è stato autore di una splendida rete. Restituito al suo ruolo originario di “ruba-palloni”, Corrent ha dimostrato di possedere anche ottime propensioni offensive, rendendosi spesso pericoloso sotto rete e contribuendo a rendere il gioco del Napoli (finalmente) un po’ più divertente. Alla festa del San Paolo ha partecipato anche Roberto Carlos Sosa. “El Pampa” si è sbloccato, con una rete su azione fortemente cercata, e dopo averne sciupata un’altra contrastandosi con Inacio Pià. Anche se il gol è arrivato fortunosamente il bomber argentino, tanto atteso dai tifosi e vittima di numerosi infortuni, si rilancia prepotentemente per il possesso di una maglia nell’attacco del Napoli. Che si preannunci una staffetta con Varricchio per chi il ruolo di partner di Pià in attacco? Ciò potrà solo fare bene al Napoli, un po’ di concorrenza non ha mai fatto male a nessuno. Inoltre così Sosa ha replicato a tutti coloro che vedevano indispensabile l’arrivo di una prima punta di peso e spessore. A dimostrazione della grande voglia di giocare e fare bene anche l’altruismo che lo ha visto protagonista al 34’ del secondo tempo, con il suo passaggio per Pià che, di testa, ha sciupato incredibilmente. Non solo voglia di segnare , ma una complessiva voglia di giocare bene, far divertire e, perché no, divertirsi. Per dare un giudizio alla fase difensiva, bisogna attendere avversari di caratura tecnica superiore. Ma bisogna far notare che la squadra, che ha giocato con una difesa a quattro, non ha mai subito eccessivamente l’attacco del Giulianova. Gli unici momenti di apprensione sono arrivati da qualche insicurezza di troppo provocata da Belardi. Sicuramente l’aver tenuto la difesa ben bloccata anche in fase offensiva, con Mora restituito al suo ruolo di terzino difensivo, ha dato maggior sicurezza a tutta la squadra. Consonni, del resto, si è dimostrato un giocatore portato ad andare sul fondo e crossare al centro, come ha ben fatto in avvio di gara, in occasione della rete annullata a Gautieri. Anche Terzi, lasciato sulla corsia destra, ha sfoderato una buona prestazione, senza lasciar intravedere i soliti problemi che aveva in fase difensiva. Anch’egli ha tratto giovamento dal nuovo centrocampo, che ha permesso a Scarlato ed Ignoffo di giocare da “veri” difensori centrali, senza essere costretti a dover impostare anche il gioco (cosa che lasciava spesso in inferiorità numerica la difesa). Una prestazione tutto sommato buona, che dovrà essere assolutamente confermata domenica, nella gara fuori casa contro il Vis Pesaro. Rilanciarsi nella corsa al campionato implica la costanza nel rendimento e nei risultati, come dimostra il Rimini. E il Napoli deve sempre puntare al massimo: parole del presidente de Laurentiis.

Andrea Saladino
 

 

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