E' drammatico il
dissesto economico del Napoli, le cui proporzioni si gonfiano ogni giorno
sempre di più. Sono circa 80 i milioni di debito, con cui la società
azzurra dovrà presto fare i conti per evitare il fallimento. Un' appello
disperato è stato rivolto ufficialmente da Naldi alle istituzioni, durante il
faccia a faccia a cui hanno partecipato anche il governatore Bassolino e il
sindaco Iervolino. "Datemi una mano, da solo non ce la faccio più ad
andare avanti...".
Cambiali in scadenza (dieci, per un totale di 2.5 milioni di devono essere
pagate a Corbelli), pignoramenti presso terzi, stipendi arretrati, ingiunzioni
di pagamento, ricorsi in tribunale per il sequestro delle azioni e perfino una
diffida dell'Uefa. Per Toto Naldi la situazione si sta aggravando al limite
dell'irreparabile. Vani, dopo solamente sei mesi di presidenza, corrono il
rischio di rivelarsi gli enormi sforzi sostenuti dall' imprenditore
alberghiero che dal novembre del 2001 a oggi ha già investito nella società
azzurra qualcosa come 70 milioni di euro. Polverizzata la copertura perdite
(28 milioni) sostenuta nello scorso mese di luglio. Insufficiente anche
l'aumento di capitale deliberato dal Cda in estate, perché a febbraio del
2003 se ne renderà necessario un altro, per complessivi 10 milioni. Ancora,
sono quattro gli stipendi arretrati che attendono i giocatori azzurri. Il
rischio è che tanti sacrifici siano serviti solamente a prolungare l'agonia
in cui versa da tempo la società ormai sull'orlo del crack. Probabile, anche
se non a breve scadenza, una nuova indagine della Procura, in preallarme per
le voci di un nuovo dissesto finanziario. Il malato è in coma è può
spegnersi da un istante all'altro. Molto dipenderà dalle azioni di Gallo, che
reclama un credito di 4.1 milioni e ha già attivato le sue pratiche di
pignoramento presso terzi (la Federazione, Stream tv e la concessionaria
Publitalia). Il prossimo passo, se il pagamento tarderà ancora, può essere
una istanza di fallimento: l'anticamera della fine. Più pazienza sta
dimostrando Corbelli, in attesa di 31 milioni di euro. L'Uefa, invece, ha
proibito al Napoli di operare sul mercato estero, fino a quando non sarà
estinto il debito con lo Sporting Lisbona per gli acquisti di Saber e Vidigal.
La crisi del club azzurro sembra disperata.