NAPOLI, NOTE LIETE

 

    

 

Tre punti, bottino pieno per il Napoli, che, superate le difficoltà derivanti dalla miglior condizione fisica ancora da acquisire e dalle assenze di alcuni uomini chiave (Sosa e Toledo su tutti), è riuscito ad espugnare un campo tra i più ostici tra quelli della serie C. Pur non avendo, certo, compiuto un’impresa, con la vittoria di Lanciano sono stati messi in evidenza alcuni aspetti che danno modo di guardare con moderato ottimismo alle prossime gare del mese di ottobre. La nota più positiva è giunta dallo stato di forma fisica, parso in netto miglioramento rispetto alla partita della scorsa settimana al San Paolo. Nel match contro il Cittadella, infatti, dopo uno strabiliante primo tempo, al rientro dagli spogliatoi i ragazzi di Ventura sembravano aver lasciato le gambe insieme a borse ed asciugamani, consegnandosi alla mercé degli avversari, senza alcuna forza per reagire agli attacchi dei non irresistibili contendenti, che parevano sbucare da ogni parte del rettangolo di gioco. Sul campo del Lanciano le cose sono andate in maniera diversa. Il Napoli passa in svantaggio nei minuti iniziali (dopo aver sprecato due ghiotte occasioni) ma a cinque minuti dal termine della prima frazione di gioco va in gol con Pozzi e nella ripresa ha l’energia fisica e mentale per concretizzare il sorpasso con l’altro ex rossonero Abate. Nel finale è in ogni modo preventivabile il forcing avversario ed è ancor più giustificabile se si considera l’inferiorità numerica, per l’espulsione di Gatti, nel quarto d’ora finale.

Domenica abbiamo inoltre potuto saggiare l’affidabilità dei cosiddetti “rincalzi” di casa Napoli. Le migliori cose in campo le hanno fatte vedere proprio i vari Terzi, Pozzi, Abate, che nella prima gara erano partiti dalla panchina e che, nonostante la giovanissima età, rappresenteranno molto più che semplici alternative nei piani di Ventura, viste le qualità e la personalità mostrata in campo. In un campionato lungo e ostico come quello di serie C1 l’aver più di un giocatore valido in ogni ruolo è fondamentale.

Buone notizie anche dalla difesa. In attesa di un maggiore affiatamento, che si acquisirà partita dopo partita, si sono rilevati comunque dei miglioramenti, frutto, probabilmente, dell’inserimento del, già citato, giovane Terzi in una posizione dove molto si era sofferto nella prima uscita e dello spostamento di Ignoffo nel ruolo a lui più congeniale di centrale di sinistra nella difesa a tre; è chiaro che i progressi della difesa sono spiegabili anche tramite la migliorata condizione fisica di tutta la squadra, che ha potuto garantire maggior copertura al reparto.

 Per quel che concerne l’attacco si è apprezzato come il Napoli possa contare su svariati giocatori capaci di andare a rete, con quelle di Pozzi e Abate sono infatti cinque le reti degli azzurri in due partite, realizzate tutte da giocatori differenti. Questo dato nasconde, però, un lato oscuro, ovvero la mancanza di un vero e proprio “goleador”, figura individuata nei piani della società nel “Pampa” Sosa, il cui sostituto Varricchio ha ancora una volta stentato nel mostrare le sue doti di realizzatore. Tutto sommato riteniamo che si possa osare un po’ di fiducia nel guardare al futuro, prossimo, del Napoli, sperando di superare con successo lo scoglio di questo estenuante mese di ottobre.

 

 

 Eduardo Letizia                                            4/10/2004

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