NAPOLI
TRA MERCATO E FIDEJUSSIONI
Nell’estate
più infuocata della storia del calcio italiano quantomeno in casa Napoli si
è registrata una buona notizia. La
società sportiva Calcio Napoli ha comunicato, finalmente, di aver provveduto
alla presentazione della seconda fideiussione necessaria per l´iscrizione al
prossimo campionato di serie B. La documentazione è stata rilasciata dalla
Banca Popolare di Ancona per un valore pari 7,2 milioni di euro e presentata
da Nicola De Leva, direttore generale del Napoli. Naldi, che aveva chiesto ed
ottenuto il soccorso del governatore campano, ha sentito il dovere di
ringraziare Antonio Bassolino “il cui impegno –si legge in un comunicato
emesso dalla società di Soccavo- è stato fondamentale per il buon esito
della pratica".
Ma
ricordiamolo succintamente cose era accaduto in precedenza. A far sorgere
l’increscioso sospetto è stato un articolo apparso sul Corriere della Sera
che denunciava delle irregolarità nelle iscrizioni di alcune società tra cui
il Napoli, la Roma e la Spal. Dopo una prima fase di incertezze, smentite e
denunce la notizia si è rivelata fondata: le garanzie erano false. Da tutto
ciò sono scaturite diverse inchieste di carattere giudiziario sviluppate
tanto nell´ambito sportivo quanto in quello penale. Proprio in seguito alle
indagini condotte anche dalla Figc è emerso che Napoli, Roma e Spal erano
state truffate e, per tal ragione, è stata concesso loro una proroga di
qualche giorno volta a consentire la presentazione di una nuova fideiussione,
cosa che la società partenopea ha fatto anche se in extremis.
Ma
la vicenda se è chiusa per il Napoli e la Roma non lo è per gli inquirenti
che stanno setacciando ogni prova per arrivare ai responsabili di questa turpe
vicenda. Perquisizioni a tappeto anche ieri mattina da parte della Guardia di
Finanza presso uffici e abitazioni sia di alcuni indagati che di persone
coinvolte a vario titolo nell'inchiesta romana sulle false fidejussioni. Gli
uomini delle Fiamme Gialle
sono già stati a casa di Amedeo
Santoro, ritenuto dagli inquirenti l'uomo chiave dell'intera vicenda,
per acquisire la documentazione che chiarisca il suo ruolo nell'affaire. La
delega della Procura di Roma riguarda non solo Santoro, ma anche altri
indagati e testimoni ed era già stata firmata nei giorni scorsi dal
Procuratore aggiunto, Ettore Torri e dalla Pm Maria Cristina Palaia. I
carabinieri del Nucleo operativo della capitale e i finanzieri del nucleo
speciale di polizia valutaria hanno perquisito inoltre gli uffici della società
Interfin, in piazza Buenos Aires a Roma, sempre di Santoro. Secondo quanto si
è appreso gli investigatori avrebbero acquisito diverso materiale relativo
alla vicenda delle false fidejussioni e nella quale al momento la procura di
Roma ha scritto nel registro degli indagati sei persone. Se ne saprà di più
nei prossimi giorni.
Intanto,
in casa Napoli, dopo la gara di ieri persa con la Roma c’è preoccupazione
per la pessima tenuta dimostrata dal pacchetto difensivo azzurro. Ed è per
questo che a pochi giorni dalla chiusura del mercato estivo, il diesse del
Napoli Giorgio Perinetti, che pure aveva dichiarato chiuso il mercato
partenopeo, si sta nuovamente guardando intorno. Mentre sembra vicina la
risoluzione del contratto di Abdelilah Saber, attualmente a riposo dopo
l’intervento chirurgico alla mandibola, si torna a parlare di un possibile
approdo all’ombra del Vesuvio del cileno Vargas, svincolatosi dalla Reggina
ed attualmente in cerca di una sistemazione. Il forte difensore centrale piace
a mezza Europa ma se Naldi decidesse di fargli sottoscrivere il contratto che
il procuratore del nazionale sudamericano reclama, Vargas sarebbe quel
rinforzo che sistemerebbe le cose nella retroguardia del Napoli.
di
Vincenzo Letizia
29/08/03