NOVITA’
IN F1: NON VINCE SCHUMACHER
(Alessio
Borrelli) - I tifosi della
Ferrari non accetteranno, ma il
Gran Premio di Montecarlo ha
riavvicinato la gente davanti ai
teleschermi. Infatti il dominio
incontrastato di Michael
Schumacher negli ultimi tempi
aveva spinto gli spettatori a
cambiare spesso canale, invece ora
è stato tutto diverso. Il Gran
Premio più prestigioso in
assoluto, in un circuito cittadino
ricco di difficoltà e davanti
agli occhi della famiglia Grimaldi,
ha dato le luci della ribalta ad
un pilota di casa nostra: quel
Jarno Trulli che tante volte in
passato è andato vicino alla
vittoria, ma che mai è riuscito a
concretizzarla vuoi per la
sfortuna, vuoi anche per la scarsa
competitività delle vetture
sinora guidate (eclatante la
disfatta di Zeltweg nel ’97
quando con la sua Prost era stato
davanti a tutti per tre quarti di
gara, ma poi fu costretto ad
uscire di scena perché tradito
dal motore, lì fu una ferita che
forse Jarno ha chiuso soltanto
ora, a sette anni di distanza).
Domenica per Trulli e la Renault
è stata l’apoteosi, guastata
soltanto per il mancato secondo
posto di Alonso, svanito per un
clamoroso fuori pista del giovane
spagnolo, ma sono piccoli dettagli
rispetto al giorni più bello
della carriera, ma forse anche
della vita di Jarno Trulli. Una
vittoria costruita in modo
impeccabile. Già il giorno prima
aveva centrato la pole mettendo
alle spalle un voglioso Button,
Alonso e soprattutto Schumacher,
partito quarto e Barrichello
(addirittura sesto in griglia). Un
Trulli che alla partenza aveva
annunciato battaglia e che così
è stato mantenendo la testa della
corsa dall’inizio alla fine. E
così per una volta possono
sorridere anche gli altri, non
solo la Ferrari, costretta ad
accontentarsi soltanto di un terzo
posto con Barrichello. A
Montecarlo, come si sospettava, si
è assistiti alla gara più bella
di questo 2004 e non perché
Schumacher è uscito di scena.
Infatti si è avuta la prova che
la concorrenza sta facendo
progressi. Se prima la Ferrari
doveva guardare solo con la coda
dell’occhio le emergenti Renault
e Bar, ora dovrà preoccuparsi
molto di più perché costoro,
almeno per il momento, hanno preso
con la forza i posti di Williams e
McLaren, ancora in evidente stato
confusionale. Fin dalla partenza
è stata lotta serrata. Schumacher
aveva deciso di puntare tutto
sulla gara inserendo qualche chilo
in più di benzina rispetto alle
due Renault e Button. Scelta che
alla fine non si è rivelata
impeccabile dal momento che in
partenza si è fatto sorprendere
(e meno male che se n’è
accorto) dalla troppa foga di Sato,
che per poco non lo speronava.
Infatti lo spunto pregevole del
giapponese ha costretto Schumi a
riguardarsi e così anche
Raikkonen ne ha approfittato
piazzandosi davanti. Non meglio è
andata a Barrichello, anch’egli
superato. Bene invece le Renault
con Trulli subito in agguato con
l’intento di allungare ed Alonso
all’inseguimento ed a fare da
tappo a Button in modo da
consentire l’allungo del
compagno. Dietro invece si è
creato il gruppetto, capeggiato da
un Sato con evidenti problemi al
motore, che così finiva per
rallentare anche gli inseguitori
dato che non c’era lo spazio per
sopravanzarlo. Il ritmo blando di
Sato dura soltanto due giri dal
momento che il suo motore scoppia
ed esce di scena. La sua grigia
fumata però lascia strascichi
notevoli nelle posizioni arretrate
in quanto Coulthard, abbaiato dal
fumo, finisce per toccare
Fisichella facendogli prende un
pericoloso volo (senza conseguenza
per il pilota). Usciti di scena
anche i due, il Gran Premio
riprende dopo alcuni giri con la
safety-car. Dopodiché sono ancora
Trulli ed Alonso a sancire il
ritmo e pian piano finiscono per
allungare sugli altri. Infatti
Schumacher è ancora ostacolato,
stavolta da Raikkonen, ed è
incapace di reagire. Soltanto dopo
essersi scrollato di dosso il
finlandese e dopo che Button si è
fermato ai box, il tedesco ha
cominciato ad incamerare una
miriade di giri veloci riducendo
il distacco dai due Renault. La
gara fila via senza particolari
capovolgimenti, tranne che il
nuovo ritiro di Raikkonen per
rottura del motore (il quarto in
sei gare). La svolta si ha a 35
giri dal termine quando Alonso
commette un errore clamoroso
provando a doppiare Ralf
Schumacher sotto il ponte. Lo
spagnolo sbaglia la traiettoria e
si ritrova fuori gara rimettendo
nuovamente in pista la vettura di
sicurezza. E proprio durante i
giri a rilento succede il
fattaccio che ha del clamoroso.
Michael Schumacher, primo grazie
alla momentanea sosta ai box di
Trulli, viene toccato da Montoya
sotto il ponte e rompe la
macchina. Cerca di rientrare ai
box, ma è costretto a salutare la
compagnia con molta delusione,
sicuramente giusta vista
l’assurda dinamica
dell’incidente. L’uscita di
scena di Schumacher, l’unico
capace di impensierire Trulli fino
a quel momento, spiana la strada
al pilota pescarese che così
negli ultimi 30 giri è chiamato
soltanto ad amministrare il
proprio vantaggio su un Button che
si ritrova secondo. Ma forse
Trulli non ha pensato alla
rinvenuta dell’inglese e così
negli ultimi giri ha faticato
parecchio per mantenere la
posizione facendo venire i capelli
ancora più bianchi a Flavio
Briatore. Ma nonostante tutto
Button non riesce a superare
Trulli, che così corona il suo
sogno di vincere un Gran Premio.
Grande festa sul podio davanti
agli occhi del Principe Ranieri,
Alberto e Carolina. Molto
soddisfatto Briatore, che così ha
la certezza che la sua vettura
cresce bene. Una vittoria
importante per lui perché in
Trulli ha sempre creduto e lo ha
sempre difeso agli occhi di coloro
che gli preferivano Webber. Il
manager piemontese però avrà
comunque un pizzico di delusione e
sicuramente farà una tiratina
d’orecchie ad Alonso perché con
la sua troppa foga ha gettato alle
ortiche l’occasione di una
storica doppietta.
Con
il successo di Trulli ed il
secondo posto di Button il
campionato diventa un po’ più
interessante. Il primo posto di
Michael Schumacher resta saldo,
però il pescarese ed il
britannico sono in netta crescita
e nei prossimi Gran Premi daranno
filo da torcere. Delusa la
Williams che solo grazie ai ritiri
di lusso agguanta con Montoya il
quarto posto, mentre per Ralf
Schumacher è completamente buio.
La sua gara è stata da
dimenticare. Ma ancor più delusa
è sicuramente la McLaren. Ancora
una volta due piloti ritirati e
nuova dimostrazione che la
macchina non va. Adrian Newey ha
annunciato che fra due settimane
verrà mandata in pista la nuova
vettura, ma potrebbe essere tardi
dato che domenica prossima la F1
sarà ancora di scena, al
Nurburgring e per il team di
Woking si prospettano nuovi
dolori. Da registrare il quinto
posto di Felipe Massa ed i primi
punti per Da Matta, Heidfeld e
Panis. Chiudamo la nostra pagina
dando un’occhiata al futuro. La
Williams dopo aver incassato
l’addio di Montoya è pronta al
bis con Ralf Schumacher. Si parla
da tempo di un suo passaggio alla
Toyota e Patrick Head aspetta
soltanto la data dell’annuncio
per liberare anche il secondo
volante, dopo quello del
colombiano, che andrà alla
McLaren. Fonti molto vicine al
pilota affermano che
l’operazione è ormai giunta al
termine e Ralf darà
l’ufficialità del trasferimento
addirittura in settimana. E allora
per la Williams un futuro tutto da
ricostruire. A meno di clamorosi
colpi di scena i sogni di gloria
in questa stagione sono già
svaniti e allora si pensa già al
2005, dove con ogni probabilità
il ruolo di prima guida è già
stato affidato a Jacques
Villeneuve, che quest’anno si è
preso un anno sabbatico (ed ha
fatto male dal momento che con lui
alla guida la Bar sarebbe stata
ancora più competitiva). Per
l’altro posto invece tutto si
deciderà a fine stagione perché
c’è molta indecisione. I
papabili al momento sono in tre:
Coulthard, Fisichella e Webber. Al
momento il favorito sembra essere
l’australiano in quanto è
giovane e potrà crescere alle
spalle di Villeneuve senza
intaccargli il ruolo di prima
guida, mentre per quanto concerne
gli altri due, sono due vecchie
volpi che vorranno partire alla
pari, se non al di sopra, del
canadese e quindi ci sarebbe il
rischio di ritrovarsi due
compagni-rivali come Ralf e
Montoya.
ORDINE
D’ARRIVO.
1
J.TRULLI
2
J.BUTTON
0”4
3
R.BARRICHELLO
1’15”7
4
J.P.MONTOYA
1 giro
5
F.MASSA
1 giro
6
C.DA MATTA
1 giro
7
N.HEIDFELD
2 giri
8
O.PANIS
3
giri
9
Z.BAUMGARTNER
6 giri
10
R.SCHUMACHER
8 giri
MONDIALE
PILOTI
MICHAEL
SCHUMACHER 50 punti
RUBENS
BARRICHELLO 38
JENSON
BUTTON
32
TRULLI
31
JUAN
PABLO MONTOYA 23
FERNANDO
ALONSO
21
RALF
SCHUMACHER
12
TAKUMA
SATO
8
FELIPE
MASSA
5
DAVID
COULTHARD
4
CRISTIANO
DA MATTA
3
GIANCARLO
FISICHELLA 2
NICK
HEIDFELD
2
MARK
WEBBER
1
KIMI
RAIKKONEN
1
OLIVIER
PANIS
1
MONDIALE
COSTRUTTORI
FERRARI
88 punti
RENAULT
52
BAR
HONDA
40
WILLIAMS
BMW
35
SAUBER
PETRONAS
7
McLAREN
MERCEDES
5
TOYOTA
4
JORDAN
2
JAGUAR
1
23/5/2004