NON C'é PEGGIOR SORDO...

   

Mai nella sua gloriosa storia calcistica il Napoli si è trovato così in basso. In questi casi si è soliti individuare i colpevoli. Nel caso del Napoli, ma più in particolare di Naldi, parleremmo di imprudenza, "incompetenza", avventatezza. Imprudenza perchè il nostro 'Salvatore' si è immolato (?) in un'avventura oggettivamente ardua, troppi erano gli esborsi finanziari che lo attendevano e pochi i danari liquidi che il buon Totò poteva e può sborsare. Il presidente ha fatto male i suoi calcoli o peggio ancora non li ha fatti per niente. Tanto che ora è costretto a tollerare un'allenatore che sta gettando nello sconforto più imbarazzante un intero ambiente, un tecnico che all'interno del gruppo squadra non ha più autorità, che nessuno più sopporta, che nessuno più segue. Un allenatore che cambia modulo in ogni gara, che si ingegna solo nel modo in cui riesce a collocare in campo quanti più difensori è possibile, che fin'ora ha mostrato un unico tema tattico: il lancio lungo alla spera in Dio. Naldi non vuole e forse non può dare il benservito a Colomba perchè è stato avventato. Gli ha garantito un contratto triennale che è una pesante catena al piede per il Napoli di questi tempi. Cosa sarà frullato nella testa di Marchetti all'epoca della sottoscrizione del contratto di Colomba non è dato sapere ma certo neanche tecnici vincenti come Lippi o Capello possono vantare un tale vincolo con le loro rispettive società. Ecco spiegato il motivo per cui Naldi non può intervenire: solo Colomba, dimettendosi, potrebbe autorizzare l'imprenditore posillipino ad avvalersi di un altro tecnico. Spogliatoio sfasciato, presidente avventato e i calciatori non hanno colpe? Premesso che molti degli attuali interpreti dello squallido spettacolo erano stati gli artefici dell' amara retrocessione dalla A alla B e del fallimento dello scorso anno, è evidente che alcuni uomini, e non fanno nulla per nasconderlo, come Husain e Vidigal, non stanno dando il massimo mal digerendo il torneo nel quale si esibiscono. Non è possibile che nazionali come Saber e i due sopra citati improvvisamente non sappiano più giocare al calcio. E' evidente una totale mancanza di stimoli che fa si che si producano prestazioni invereconde come quella di ieri nel corso soprattutto del secondo tempo quando è mancata letteralmente una minima reazione. Bisognava liberarsi di gente che non suda per la maglia già tre anni fa o dotarsi di un allenatore dal pugno di ferro che al momento opportuno avesse saputo mettere alla lavagna i più svogliati. Niente di tutto questo: l'allenatore è una personcina troppo educata, alcuni calciatori impongono la loro presenza, e il presidente non ha i mezzi economici per fare piazza pulita di tutte queste degenerazioni. In questi casi sarebbe forse il caso di puntare sui giovani, scovare talenti anche sui polverosi campetti di periferia. Ma qui nasce il problema. Chi sarebbe preposto a questo monitoraggio? E chi dovrebbe svezzarli? Rispondete a questa domanda e comprenderete perchè è davvero grave la crisi del Napoli.

 

di Vincenzo Letizia                                                       

25/11/2002

 

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