ROSOLINO, PRIMO, SECONDO, TERZO

 

 

Diciamo la verità, ci eravamo quasi dimenticati di lui. Per carità, non che gli patiti di nuoto non fossero in fiduciosa attesa di buone notizie da Dublino, ma il recente passato non induceva all’ottimismo e le sette medaglie sono state una piacevole sorpresa.   Massimiliano Rosolino, 25 anni, napoletano e olimpionico a Sidney, è stato un po’ la chioccia della spedizione azzurra in questi Europei a vasca corta. Per il napoletano (sue quattro medaglie) un ritorno ai tempi migliori, per le nuove leve, classe ’82 (tre podi conquistati), un futuro promettente.Questi i quattro squilli di Max: medaglia d’oro ex aequo nel 400 s.l. con il russo Prilukov, argento dietro il finlandese Sievinen nei 200 mx, bronzo nei 400 mx nei quali con il tempo di 4’06”59 ha stabilito il nuovo primato italiano e bronzo nei 1.500 s.l., anche qui preceduto da Prilukov che ha battuto il record europeo stabilendo il tempo di 14’31”82.  A ciò va aggiunto l’argento conquistato da Filippo Magnini, seguito da Christian Galenda, bronzo per lui, davanti a “sua maestà” Pieter Van den Hoogenband nei 100 s.l. e, nelle gare femminili, il nuovo primato italiano stabilito da Sara Parise nei 100 mx con il tempo di 1'’1"61. Europei agrodolci per Francesca Segat; suo il settimo sigillo, cioè l’argento nei 100 delfino, ma sua anche l’eccessiva euforia con la quale ha festeggiato la vittoria, eccessi che le sono costati una notte in ospedale per “coma etilico” ed un conseguente severo richiamo dai dirigenti federali.

 

 

Antonio Gagliardi                                        24/12/2003

        

 

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