• “OBIETTIVO NAPOLI”: TRIS DI VITTORIE PER IL NAPOLI •

8/2/2005
(Michele Caiafa) – E siamo a tre. Ebbene sì, ad un anno di distanza dall’ultimo tris di vittorie della formazione azzurra, il Napoli si è ripetuto, sfruttando alla grande il doppio turno casalingo, battendo, andando a ritroso nel tempo, la Reggiana, il Lanciano ed il Cittadella Padova. La squadra ha affrontato la partita in maniera perfetta dal punto di vista tattico. L’ottimo Reja, che dal suo avvento ha cambiato radicalmente gioco e mentalità dei ragazzi in maglia azzurra, ha schierato i suoi uomini con il classico 4-3-3, con Consonni libero di svariare sul centro-sinistra e proporsi in fase offensiva, ed una difesa accorta, che diventava una vera e propria muraglia invalicabile nei rari momenti offensivi della squadra emiliana; diciamo che quando il Napoli gioca in casa, non è facile districarsi per il meglio, in quanto come ha fatto la stessa Reggiana, si tende a coprirsi nella propria metà campo ed a limitare gli spazi in campo a favore degli azzurri. Infatti, nel primo tempo, il gioco voluto da Eddy Reja pieno zeppo di verticalizzazioni, non ha dato ottimi frutti, perché la Reggiana era sempre pronta a chiudere sull’uomo che era stato lanciato dal centrocampo. Nel 2° tempo, invece è cambiato qualcosa; prima di tutto Reja ha piazzato Luigi Consonni, nella ripresa rigenerato addirittura irresistibile in molte sue giocate, sul centro-destra, ma appena dietro le due punte Pià e Calaiò, e poi non ha chiesto più rapide verticalizzazioni, bensì un gioco ragionato (attenzione, non il noioso e snervante giro palla di Ventura) atto a far esaltare le qualità superiori di quasi tutti i giocatori del Napoli. Questa è una corazzata, ed anche stasera lo ha dimostrato sconfiggendo meritatamente la buona e ripetiamo buona Reggiana di Bruno Giordano. Facendo una disamina più attenta reparto per reparto, diciamo che con Reja la difesa a 4, come dicevamo prima, è diventata una vera e propria roccaforte, i centrali (Scarlato e Ignoffo) si ergono in maniera prepotente sulle punte avversarie ed i due laterali, oltre ad appoggiare in alternanza il gioco d’attacco del Napoli, sono fautori, soprattutto Grava, di ottimi tagli verso l’interno per chiudere le poche falle che si sviluppano centralmente. Per il centrocampo, si vede al solito la sapienza tecnico-tattica di “Jimmy” Fontana, un vero pennellatore del centrocampo, ottimo a smistare palla per i suoi compagni e soprattutto è un vero leader in campo (anche nello spogliatoio). Montervino è il solito combattente di centrocampo, motorino della formazione partenopea, ed infine Consonni. Bè che dire su questo calciatore. Quando entra in partita, per il momento solo nei secondi tempi delle gare, l’aggettivo da affibbiare al ragazzo è uno solo: Sontuoso. Chiede palla, gliela danno, la controlla, la smista al compagno di squadra, oppure subisce fallo dagli avversari. Un vero secondo leader in campo. Infine passiamo all’attacco: partendo da destra, c’è la velocità di Ignazio Abate, a sinistra abbiamo un Pià al quale si può accusare solo di essere un po’ fumoso in certi momenti della partita, infatti Reja lo ha sostituito nel secondo tempo, mettendo Capparella in campo. Il jolly offensivo ha giocato sulla fascia sinistra, non ha dato, secondo il nostro parere, tutto quello che ha nel carniere, però si sono intraviste le doti tecniche del giocatore, e soprattutto la buona velocità del ragazzo. Dulcisis in fundo Calaiò: è andato di nuovo a segno per la terza volta in quattro partite, ma al momento il ragazzo è solo il lontano parente del campioncino che abbiamo ammirato a Pescara, e che molti osservatori, a ragion veduta, lo hanno paragonato per il suo modo di giocare al mitico Beppe Savoldi.; quando ingranerà anche lui, saranno immensi dolori per le difese avversarie. Terminiamo dicendo: la Ferrari Napoli ha già vinto i primi 3 Gran Premi di questo particolare campionato nel campionato della formazione partenopea, adesso mancano ancora 12 GP, se il Napoli riuscisse a fare un filotto vincente, vorremo proprio vedere come la metteranno il Rimini e l’Avellino per il primo posto in classifica.

            INDIETRO