ORA  FUORI GLI ATTRIBUTI

 

Il Napoli dopo la deprimente e vergognosa disfatta del Renzo Barbera di Palermo è chiamato al pronto riscatto contro la Ternana di mister Beretta. Il Napoli per l’occasione dopo due mesi riabbraccerà i propri tifosi al San Paolo, i quali però non sappiamo  fino a che punto accoglieranno con entusiasmo la squadra, dopo le ultime deludenti prestazioni che hanno segnato ancora di più l’umore già nero dei tifosi azzurri. Difatti a prescindere dal cambio tecnico, si è notato nella squadra una profonda involuzione a partire dal secondo tempo di Cagliari passando per la ignominIosa partita contro la Salernitana fino a trovare la sua massima punta negativa nella debacle in terra sicula contro i forti rosanero di Baldini. Difatti se analizziamo bene queste tre partite, ci si accorge che a Cagliari il Napoli si è fatto pareggiare nonostante la doppia superiorità numerica, con la Salernitana ha in pratica giocato una partita da “scapoli  e ammogliati” non concludendo mai in porta, con la corazzata Palermo invece dopo aver preso il primo goal, la squadra si è completamente squagliata come neve al sole, rimanendo inerme e impassibile agli affondi di Toni e compagni. Tutto ciò ci porta a pensare che questa squadra oltre a dei limiti di natura tecnica che tuttavia possono sopportarsi con un minimo di strategia tattica, oltre ai numerosi infortuni muscolari causati da una pessima preparazione atletica e dal terreno di Soccavo che è un campo di patate con delle buca pericolose per le articolazioni dei giocatori, denota dei paurosi limiti mentali e la mancanza di una mentalità vincente.

E’ palese che una squadra partita per vincere il campionato, con la pressione di una città intera e di una società che pur tra mille sacrifici ha fatto degli investimenti economici, si trovi a navigare per il secondo anno consecutivo nei bassifondi della classifica, incontri delle difficoltà quando i risultati non vengono.  La conseguenza è che l’entusiasmo dei cinquantamila presenti a luglio in piazza Plebiscito alla presentazione della squadra si è tramutato in disinteresse ed in critiche feroci di un ambiente deluso e stanco di sofferenze da oramai un lustro a questa parte.

La partita contro la Terzana da pertanto l’occasione agli azzurri di dimostrare contro la terza forza del campionato, di avere i nervi saldi e degli attributi da veri uomini, che giustifichino gli alti stipendi da loro percepiti.

La squadra di Beretta sarà comunque un osso durissimo da spolpare, gli umbri difatti dopo il settimo posto dello scorso campionato puntano diritti alla promozione in massima serie.

La squadra è rimasta pressoché immutata rispetto alla rosa dello scorso anno a cui si sono aggiunti altri giocatori forti come l’ex Ferrarese, il portiere Brunner e il capocannoniere Zampagna. La squadra si regge sul forte centrocampo in cui giostrano gli esperti Brevi e Nicola e su un attacco micidiale in cui oltre a Zampagna vi sono i pericolosi Frick, Karia e l’idolo locale Massimo Borgobello. Putroppo causa infortuni,Simoni può contare solo su sedici elementi arruolabili per giovedì. Per Simoni è arrivato il tempo delle scelte. Difatti il buon Gigi ha già fatto intendere che  coloro i quali non si impegneranno al massimo in questo scorcio di campionato, egli d’intesa con la società li inviterà a fare le valigie per altri lidi calcistici, d’altra parte una piazza come Napoli non può permettersi di  avere sul groppone giocatori poco motivati e senza attributi.    

 

  

 Luigi Giordano                                            18/11/2003

 

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