ORA
LA
SERIE
“C”
E’
PIU’
VICINA
Il
Napoli
è
scomparso!
Dopo 78
anni di
storia
la
formazione
azzurra
non è
presente
in alcun
campionato
professionistico.
Fa un
certo
effetto
non
vedere
la
formazione
azzurra
nei
calendari
di serie
A e B.
Solo una
misera
“x”
inserita
nel
campionato
di serie
C 1
potrebbe
essere
destinata
al
Napoli
il primo
settembre.
Il
Consiglio
Federale
ha
disatteso
in parte
“il
decreto
inaudita
altera
parte”
emesso
dalla V
sezione
del
Tribunale
di
Napoli.
La
federazione
infatti
ha
sospeso
l’efficacia
del Lodo
Petrucci
solo per
il
Napoli
mentre
ha
proceduto
regolarmente
a fare i
calendari
della
serie B
senza
inserire
il
Napoli.
VI è un
conflitto
ormai in
atto tra
il
rispetto
della
legge
fallimentare
da parte
del
Tribunale
e i
rispetto
dell’autonomia
dell’ordinamento
sportivo
sancita
dalla
legge 91
a cui si
appella
la Figc
e il
Coni. Il
decreto
del
tribunale
non ha
stabilito
il
blocco
dei
campionati,
così
che il
Consiglio
si è
sentito
libero
di
procedere
alla
redazione
dei
calendari
non
compiendo
alcun
atto
lesivo
dei
diritti
che sono
oggetto
del
contenzioso
con la
curatela.
Ma c’è
di più,
il
decreto
del
tribunale
invitava
la FIGC
a
inserire
il
Napoli
in serie
B purché
vi fosse
il
concorso
dei
requisiti
previsti
dalle
norme
federali
per la
partecipazione
al
campionato
di serie
B
2004-2005.
Ebbene
il
Consiglio
ha
valutato
che dopo
il
fallimento
e la
perdita
dell’affiliazione
della
SSC
Napoli,
non ci
fossero
più
per
tale
società
e per
una sua
avente
causa, i
requisiti
di
partecipazione
al
prossimo
torneo
cadetto.
L’unica
scialuppa
che la
Figc ha
concesso
al
Napoli
è
quella
della
serie
C1, il
primo
settembre
se ne
saprà
di più.
Quello
che è
certo è
che ora
la
curatela
potrebbe
agire
anche
penalmente
contro
il
Consiglio
per il
mancato
rispetto
del
provvedimento
del
Tribunale
di
Napoli,
in
particolare
si
attende
con
ansia
l’udienza
di
merito
del 25
agosto
nella
quale
alla
presenza
pure
degli
avvocati
della
Federcalcio,
il
giudice
con
ordinanza
potrà
confermare,
modificare
o
revocare
il
provvedimento
cautelare
emesso
lo
scorso
10
agosto.
La Figc
si sente
tranquilla,
ha fatto
trapelare
attraverso
un
comunicato
ufficiale
che il
provvedimento
andrà
impugnato
per
difetto
di
giurisdizione,
difatti
si è
adito un
tribunale
ordinario
invece
del Tar
de Lazio
che è
competente
per
materia
ai sensi
dell’art.
3 della
l.280/2003.
In
attesa
di
sapere
quale
campionato
disputare,
il
Napoli
al
momento
non ha
ne un
presidente,
ne un
allenatore
ne una
squadra.
Nelle
prossime
ore la
curatela
potrebbe
designare
Gaucci o
De Luca
come
nuovo
presidente
del
Napoli,
più
difficile
che
venga
scelta
la Lega
Azzurra
che
avrebbe
delle
speranze
solo se
il lodo
Petrucci
fosse
ripristinato
dal
tribunale.
Il buon
senso
consiglierebbe
la
scelta
del
presidente
del
Siena.
Difatti
egli è
vero che
offre
solo 10
milioni
di euro
più
delle
percentuali
sugli
incassi
dei
prossimi
10 anni,
quindi
cifra
inferiore
ai 46
milioni
di euro
offerti
da
Gaucci
però
sarebbero
soldi
cash che
verrebbero
elargiti
subito a
favore
del
fallimento
mentre i
soldi
dell’imprenditore
ciociaro
arriverebbero
dilazionati
nel
prossimo
lustro,
ma cosa
più
importante
mentre
il
contratto
d’acquisto
di
Gaucci
è
sospensivamente
condizionato
alla
disputa
del
campionato
di serie
B, De
Luca è
pronto
ad
investire
i soldi
anche se
si
disputasse
la serie
C.
Orbene
visto
che la
Federazione
oppone
un netto
muro
alla
disputa
del
campionato
cadetto
mentre
è ben
disposta
alla
partecipazione
del
nuovo
Napoli
alla
serie
C1,
sarebbe
d’uopo
per il
tribunale
mettere
fine
alla
querelle
giudiziaria
(che in
caso di
scelta
Gaucci
sarebbe
molto
lunga)
con la
federazione,
consegnando
il
Napoli a
De Luca,
il quale
non
avrebbe
problemi
a
disputare
la terza
serie
così
come la
FIGC si
augura.
Tutte
queste
congetture
potrebbero
però
essere
vanificate
se il
governo
intervenisse
con un
decreto
pro
–Napoli,
ma forse
questo
rimarrà
solo un
sogno…
Luigi
Giordano
12/8/2004