ORA SERVE CONTINUITA'

Il Napoli con la vittoria di misura sulla Triestina torna in corsa per la salvezza, gli azzurri, anzi, sono dopo tempo immemore, soli al quint’ultimo posto e quindi allo stato attuale sarebbero salvi. Sicuramente la vittoria non deve alimentare facili illusioni. In primo luogo perché vi sono ancora 12 punti a disposizione e tutto può ancora succedere soprattutto tenendo conto dello scontro diretto che il Napoli dovrà giocare tra 14 giorni contro il Venezia. In secondo luogo se si analizza la scialba prestazione contro gli alabardati, ci si  accorge che sarà davvero dura e complicato salvarsi. Infatti se non fosse stato per l’ausilio del troppo casalingo Nucini, il Napoli difficilmente avrebbe vinto il suo match. La squadra dopo un primo tempo discreto è difatti completamente scomparsa nel secondo tempo permettendo ai triestini di diventare padroni del campo. Orbene questo Napoli dai due volti purtroppo non è una novità per i propri tifosi, i quali sono costretti ogni partita ad assistere  per un  tempo ad una prestazione decente e per un altro ad una prestazione inguardabile senza potersene fare una ragione. E’ indubbio a tal proposito che in questo momento della stagione, la squadra mostri dei limiti caratteriali e soprattutto dei latenti limiti di personalità che non le permettono di giocare in modo aggressivo e costante per tutti i 90 minuti. Oltre che questi aspetti caratteriali preoccupano gli enormi limiti del   “non gioco”  della squadra. Difatti nonostante questa volta Colomba avesse schierato una squadra offensiva, con le due punte Diongi e Stellone con Pasino e Montezine in appoggio nonché Vidigal  guastatore sull’out destro, la squadra ancora di più rispetto alle altre partite ha rinunciato pressoché per l’intero match a giocare palla a terra ed invece di cercare verticalizzazioni per i due punteros azzurri, ha preferito giocare con lanci lunghi addirittura eseguiti dal portiere Manitta che invano hanno raggiunto la testa dei due attaccanti molto ben controllati dai terzini triestini. Purtroppo Colomba non si rende conto che per sperare di vincere le partite ed in particolare quelle casalinghe, non può impostare una tattica che prevede sistematicamente dl saltare il centrocampo avversario  e di affidarsi a Dionigi & Stellone affinchè si inventino qualche giocata decisiva. Difatti basterà trovarsi di fronte un’ avversarlo che come la Triestina ma anche come l’Ascoli  pratichi un gioco corto e manovrato affinchè la squadra azzurra vada  in difficoltà, corra a vuoto ed arrivi alla fine della partita in debito di ossigeno. Si consideri a proposito di ciò che stante il reiterarsi delle difficoltà suddette non sempre ci sarà un Nucini (nella foto) disposto ad agevolare gli azzurri in difficoltà  e pertanto sin dalla prossima partita bisogna darsi una mossa affinché la partita la si vinca prima nello spogliatoio e poi sul terreno di gioco.

 Luigi Giordano

11/5/2003

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